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Cronaca Stazione Centrale / Via Melchiorre Gioia

Milano, folle si scaglia contro due poliziotti: dito rotto per un agente e un mese di prognosi

Sindacalisti sul piede di guerra: "Siamo stanchi di aspettare i taser bloccati dalla burocrazia"

Ventinove giorni di prognosi per un dito della mano sinistra fratturato e una ferita sulla fronte al capo pattuglia. Otto giorni di prognosi per una distorsione al polso del braccio sinistro dell'autista. Ancora un'aggressione ai danni degli uomini in divisa che ogni giorno garantiscono la sicurezza per le strade di Milano. A finire nel mirino dello sbandato di turno, dopo l'assalto contro un militare dell'esercito italiano in centrale, stavolta, sono due poliziotti delle Volanti del Commissariato Garibaldi Venezia.

L'aggressione contro due poliziotti a Milano

Gli agenti, di 34 e 26 anni, stando a quanto ricostruito dalla questura si sono avvicinati a un uomo libico di 35 anni. L'idea era quella di controllarlo perché il suo atteggiamento sospetto aveva catturato la loro attenzione. È l'1.30 di giovedì a due passi dalla zona 'calda' della Stazione, tra via Melchiorre Gioia e viale Lunigiana. La reazione del libico - che in realtà avrebbe numerosi alias - è stata improvvisa e si è scagliato contro i due poliziotti con calci e pugni.

Poliziotti picchiati a Milano

Al termine della colluttazione, il nordafricano, irregolare e con precedenti per reati contro il patrimonio, è stato arrestato per lesioni aggravate e resistenza a pubblico ufficiale. Per i poliziotti è stato necessario il trasporto in ospedale. Sul posto il 118 è intervenuto con un'ambulanza che ha portato gli agenti al Fatebenefratelli.

"Siamo stanchi di aspettare i taser"

Un attacco che, proprio per il grave evento di martedì in piazza Duca D'Aosta, ha toccato la sensibilità degli agenti. Il primo a parlare è Massimilano Pirola, segretario provinciale del Sindacato autonomo di polizia (Sap): "La misura è colma. Siamo stanchi di aspettare i taser bloccati dalla burocrazia lenta. In tutta Milano ce ne sono solo due. Vogliamo avere le telecamere nelle divise, una misura ferma da tempo, e vogliamo avere la dignità di svolgere il servizio sapendo di avere una tutela sopra la testa e non essere mandati allo sbaraglio".

Aggressione Stazione Centrale (foto A. Gemme/MilanoToday)

"Dobbiamo cambiare le regole d'ingaggio", insiste il sindacalista. "È da anni che lo ripetiamo. Poliziotti, carabinieri, finanzieri, agenti di custodia, agenti della polizia locale, militari ogni dannato giorno finiscono in ospedale. A chi interessa che non abbiano nessuna altra difesa se non la pistola di ordinanza o ciò che rimane degli spray al peperoncino?”.

"A chi interessa - si domanda ancora perplesso - che non abbiano i taser, promessi da mesi e mai arrivati? A chi interessa che le telecamere sulle divise non arrivino nonostante la sperimentazione sia finita da anni? A chi interessa che i poliziotti si paghino gli avvocati anche cedendo il quinto dello stipendio per cause che durano anni? A chi interessa che il personale non abbia divise di ricambio?".

"La mia solidarietà ai poliziotti e il mio ringraziamento alle forze dell'ordine. Il compito di controllo e prevenzione è spesso vanificato per l’inadeguatezza dei mezzi causata dalla scarsità dei fondi stanziati dal governo. Devono essere consegnati i tanto attesi e sbandierati taser. Anche se da parte dal centrosinistra, lo stesso che amministra Milano, c’è poco da sperare visto che è noto cosa pensano di questo strumento così utile per evitare queste aggressioni", il commento di Alessandro De Chirico (Forza Italia, consigliere comunale). 

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