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Cronaca

Documenti falsi per i permessi di soggiorno: nei guai anche un poliziotto e un finanziere

L'operazione è scattata nella mattinata di martedì 15 gennaio, in campo polizia e finanza

Avrebbero falsificato carte e documenti con l'obiettivo di far ottenere permessi di soggiorno a cittadini extracomunitari. 'Pratiche' che potevano costare da poche centinaia di euro fino a 5mila. E per loro, nella mattinata di martedì 15 gennaio, sono scattate le manette, dopo l'arresto dei militari della guardia di finanza di Monza e dalla polizia di Stato. Nei guai un sovrintendente della polizia di Stato di Milano, quattro cittadini egiziani, un commercialista di Legnano, un ispettore in servizio alla guardia di finanza di Monza e un messo comunale di Monza. Sono tutti indagati, a vario titolo, per associazione a delinquere finalizzata a far ottenere illegalmente permessi di soggiorno a cittadini extracomunitari, reati di falso, corruzione e abuso d’ufficio. Quattro le persone condotte in carcere, tre poste agli arresti domiciliari e una colpita da obbligo di dimora. 

Le indagini 

Le indagini sono scattate in seguito a un controllo per il contrasto del lavoro irregolare eseguito nel 2016 dalle Fiamme Gialle di Monza presso un esercizio commerciale gestito da un cittadino extracomunitario, che aveva inveito contro i militari.

A capo dell'organizzazione, secondo gli investigatori, ci sarebbe un cittadino egiziano, da anni residente in Italia; non solo: insieme a lui anche altri tre egiziani, un commercialista legnanese con studio a Milano nonché tre pubblici ufficiali (un ispettore della stessa Guardia di Finanza di Monza, un sovrintendente della Polizia di Stato in servizio a Milano e un messo comunale del Comune di Monza). 

Questi ultimi, unitamente al commercialista, avrebbero contribuito — secondo le accuse — alla creazione di documentazione falsa (certificati medici e di residenza fasulli, buste paga fittizie per contratti di lavoro subordinato inesistenti, dichiarazioni fiscali relative a redditi mai percepiti), necessaria al rilascio o rinnovo dei permessi di soggiorno o alla concessione del nulla osta per il ricongiungimento familiare di congiunti residenti nei paesi di origine. 

Secondo quanto riportato in un comunicato della guardia di finanza sarebbero 20 i casi di cittadini extracomunitari che avrebbero ottenuto un permesso i soggiorno sul territorio italiano in cambio di somme che variavano da qualche centinaio di euro fino a 5mila euro.

Presunto ispettore corrotto a Monza

Oltre a tali fatti al finanziere presunto corrotto vengono contestati altri episodi: avrebbe avvisato diversi commercianti di imminenti controlli in materia di scontrini e ricevute da parte del Gruppo di Monza in cambio di denaro e regalie.

Nonostante siano due vicende completamente diverse, nella mattinata di martedì 15 gennaio è stato arrestato anche un carabiniere nel milanese, si tratta di Paolo Calvo, ex comandante della stazione di Nerviano. Secondo quanto trapelato avrebbe avvisato la discoteca Fellini dei controlli delle forze dell'ordine.

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