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Cronaca Turbigo

Lombardia, alberi a rischio per un coleottero che viene dal giappone

L'allarme per la diffusione della popillia japonica: 10 milioni di esemplari adulti catturati in tre mesi tra Milano e Varese

Coldiretti lancia l'allarme per la Popillia Japonica, un coleottero ormai saldamente presente in Lombardia, in almeno trenta comuni tra Milano e Varese. Negli ultimi tre mesi sono stati catturati più di dieci milioni di esemplari adulti.

Si tratta di una sorta di "Attila delle piante". L'operazione di cattura è stata realizzata dall'inizio dell'estate dal Servizio Fitosanitario regionale fra l’aeroporto di Malpensa e Bernate Ticino, con migliaia di trappole, floreali e sessuali, ognuna con una gittata di oltre un chilometro. "La Popillia – spiega Coldiretti Lombardia in una nota – è uno dei parassiti più pericolosi che siano arrivati di recente sui nostri territori: il primo ritrovamento risale all’estate del 2014 a Turbigo, in provincia di Milano. Questo coleottero, originario del Giappone, è in grado di colpire tutte le specie vegetali: dai prati alle piante ornamentali, dagli alberi da frutto ai vigneti. I rischi maggiori li corrono il mais, il pesco, il melo, la vite e la soia".

A partire dalla prima settimana di settembre, un nuovo sbarramento biologico con funghi e batteri sarà posizionato sui prati dei comuni di Turbigo, Castano Primo, Robecchetto con Induno e Cuggiono. "Purtroppo – conclude Ettore Prandini, presidente di Coldiretti Lombardia – negli ultimi dieci anni abbiamo assistito a una vera e propria esplosione di specie straniere che si diffondono nei nostri territori perché non hanno antagonisti naturali che invece trovano nei loro paesi d’origine. Di fronte a questo fenomeno sono quindi strategiche la prevenzione, le segnalazioni da parte degli agricoltori e l’intervento tempestivo da parte dei servizi fitosanitari".

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