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Cronaca

Milano: pranzo a 5 stelle per i clochard all'hotel Principe di Savoia

Un pranzo in un hotel a cinque stelle di Milano, il Principe di Savoia, con una trentina di studenti che per l'occasione si sono improvvisati camerieri

C'erano tutti gli ingredienti per trasformare una grigia mattinata milanese in un giorno speciale per i senza tetto e i nuovi poveri. Un pranzo in un hotel a cinque stelle di Milano, il Principe di Savoia, con una trentina di studenti che per l'occasione si sono improvvisati camerieri, un menù di tutto rispetto e un sottofondo musicale.

Hanno festeggiato così l'Epifania, pur con un giorno di anticipo, i circa 200 tra clochard, disoccupati e anziani in difficoltà, che nelle scorse settimane hanno ricevuto dai City Angels l'invito a pranzare tutti insieme nello storico albergo a metà strada tra le vie del lusso e la Stazione Centrale.

L'iniziativa, promossa dai 'baschi blu', è stata organizzata grazie al direttore dell'hotel, Ezio Indiani, e al prezioso contributo della madrina dell'associazione, Daniela Javarone. Nella lussuosa sala arredata con specchi e lampadari di cristallo, tappezzeria di broccato alle pareti e grandi tavoli apparecchiati con cura, sono state servite una serie di portate: cannelloni, arrosto con patate al forno, verdure 'panache', panettone con salsa di vaniglia e per finire caffè con 'petit four'.

Portate non più servite, come era accaduto nelle precedenti edizioni, da vip. Quest'anno a girare tra i tavoli ci sono stati circa 30 ragazzi tra i 14 e i 18 anni - selezionati tra gli oltre cento che hanno chiesto di partecipare a questa esperienza "educativa" -, assieme a due dei testimonial dei City Angels, il cabarettista Stefano Chiodaroli e la cantante Ivana Spagna. E poi il prefetto della Biblioteca Ambrosiana mons. Franco Buzzi, i rappresentanti delle associazioni islamiche e della comunità ebraica milanesi Davide Piccardo e Daniele Nahum.

Come sottofondo musicale, invece, i canti del coro Alei Shirà, nato per ricordare le vittime della Shoah, e un mini concerto di Ivana Spagna. Tra gli ospiti, che per l'occasione hanno indossato gli abiti migliori, la gioia e i complimenti per l'iniziativa si sono moltiplicati.

"Per noi è un giorno da segnare sul calendario - ha detto un uomo sulla sessantina -. In un periodo in cui ci sono molte difficoltà è straordinario".

"Ci fanno sentire dei signori - ha aggiunto un'altra - perdere il lavoro è una cosa che può capitare a chiunque e non finirò mai di ringraziare chi ci ha portato qui".

"Iniziative come queste ci vogliono - ha spiegato Daniela Javarone - un buon pranzo in un bel posto serve innanzitutto a loro ma anche a sensibilizzare il pubblico. Si deve sapere che ci sono persone di serie 'A' che aiutano..." Come dire: è un esempio che molti milanesi possono seguire.

Durante il pranzo a cinque stelle per i senza tetto e i 'nuovi' poveri, Mario Furlan, presidente dei City Angels parlando con i cronisti, ha sottolineato che rispetto all'anno scorso, a Milano "ci sono meno persone che dormono per strada, ho notato che sono la metà". Due sono i motivi, secondo Furlan, di questo calo: "E' più difficile trovare chi è disposto ad aiutare regalando uno o due euro. Quindi - ha proseguito - non riuscendo più a campare con gli spiccioli che raccolgono per strada, i senza tetto non hanno altra scelta che recarsi nei dormitori. Dove ultimamente, questo il secondo motivo, si presentano più clandestini: hanno più fiducia nelle strutture e meno paura di essere identificati ed espulsi".

E in vista delle temperature rigide previste per le prossime settimane, il presidente dell'associazione ha annunciato che a giorni il Comune "ci consegnerà una nuova struttura da adibire a dormitorio maschile". Si troverà in via Esterle, non molto lontano da quella aperta nel 2007 e riservata solo alle donne, e avrà 100 posti. Posti che, come ha fatto sapere in una nota Palazzo Marino, sono raddoppiati passando dai 1248 del 2011 a oltre 2500. Un incremento che, in questi anni di crisi, ha dato "risultati concreti".

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