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Cronaca

Marco Carta a processo per il furto alla Rinascente, gli avvocati: "Per lui è un incubo"

Il cantante, che ha scelto il rito abbreviato, non si è presentato in aula nella venerdì

Marco Carta non si è presentato in aula per la prima udienza del processo che lo vede accusato, insieme a una sua amica, di un furto di magliette alla Rinascente di Piazza Duomo. "Non è venuto perché questa vicenda gli ha causato molti problemi, per lui è stato un incubo, uno tsunami, come per tutti quelli che vengono coinvolti in vicende giudiziarie", hanno spiegato i suoi avvocati Simone Ciro Giordano e Massimiliano Annetta. I difensori hanno poi fatto sapere che le immagini registrate dalle telecamere a circuito chiuso del magazzino proveranno l'innocenza del loro cliente. 

"È presumibile che la sentenza arrivi oggi", hanno detto i legali di Carta che ha chiesto di essere giudicato con processo abbreviato condizionato all'acquisizione dei filmati delle telecamere.

Furto alla Rinascente in Duomo: fermato Marco Carta

Tutto era accaduto il 31 maggio quando l'artista era stato fermato all'uscita del grande magazzino di piazza Duomo da un addetto alla sorveglianza mentre, insieme a una complice, stava cercando di andarsene con sei magliette del valore di 1.200 euro. 

L'addetto alla sorveglianza aveva avvertito l'unità reati predatori della polizia locale. Gli agenti, giunti sul posto, fermato i due (l'arresto di Carta non era stato convalidato). Come riferito da Piazza Beccaria, avevano tolto l'antitaccheggio dalle magliette, ma non la placchetta flessibile, che aveva fatto scattare l'allarme all'uscita.
 

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