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Cronaca

"Sì, volevo partire per l'Isis, ma solo per stare vicino a mia figlia"

Le parole di Sergio Sergio, imputato per terrorismo internazionale: arrestato a luglio 2015, stava per partire per lo stato islamico insieme alla moglie e all'altra figlia. Fatima era già là

Voleva solo stare con sua figlia, non certo "fare la guerra". E', in estrema sintesi, la linea difensiva del padre di Maria Giulia Sergio, nuovo nome Fatima, la ragazza italiana che, da Inzago, è partita per lo stato islamico. Il padre Sergio Sergio è stato arrestato il 1 luglio 2015 mentre era in procinto di partire a sua volta insieme all'altra figlia Marianna (già condannata con rito abbreviato) e alla moglie (che poi è morta). 

Terrorismo Islamico: famiglia italiana arrestata

L'accusa è pesantissima: associazione per finalità terroristiche. Ma l'uomo si è difeso, durante la deposizione resa mercoledì 26 ottobre, affermando che la possibilità di riabbracciare la figlia Fatima era l'unica ragione che lo aveva in qualche modo convinto a partire, anche se ha anche aggiunto di essere stato "forzato" dalle due figlie nella decisione di partire e di "non sapere" con precisione che cosa lo aspettasse e che cosa stava succedendo nello stato islamico.

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Dalle intercettazioni, i magistrati hanno potuto ricostruire tutte le fasi della "persuasione" di Fatima nei confronti della sua famiglia. Il blitz delle forze dell'ordine è scattato quando, di fatto, era già tutto pronto per la partenza. Sergio Sergio è stato l'ultimo a convertirsi all'Islam, nel 2013. Dalla storia personale di Maria Giulia Fatima Sergio si può anche trarre una sorta di "escalation" verso l'islamismo più radicale. Fino alla fuga per lo stato islamico insieme al secondo marito albanese.

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