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Cronaca

Processo Valle-Lampada, imputati protestano con i giudici

Revocano il mandato ai legali dicendo che "tanto il verdetto è già scritto"

Dieci imputati del processo d'appello al clan Valle-Lampada hanno protestato in aula contro i giudici della quarta sezione d'Appello, martedì 4 giugno. Hanno in particolare revocato il mandato ai loro difensori asserendo che "il verdetto è già scritto", e dichiarano di non sentirsi garantiti "da questo modo di celebrare la giustizia".

A loro volta, i legali hanno lamentato che i procedimenti contro il presunto clan andrebbero sempre a finire davanti agli stessi giudici del secondo grado. Alcuni dei legali avevano scritto al presidente della corte d'Appello (Giovanni Canzio) per segnalare che tre distinti procedimenti sul presunto clan siano finiti tutti davanti alla stessa sezione, la quarta. Secondo quanto dichiarato dagli imputati, "l'esplicita convinzione di questa corte è che l'attività dei difensori in questo giudizio è del tutto inutile".

Gli imputati (tra cui Fortunato Valle, Maria Valle e Francesco Lampada) hanno citato una affermazione di Luigi Martino, presidente della quarta sezione, durante l'udienza del 28 maggio. Stando agli imputati, Martino in quella occasione avrebbe dichiarato che "il processo d'appello è un processo scritto" e che "la corte, un minuto dopo l'inizio della prima udienza", sarebbe stata pronta a emanare la decisione.

L'udienza è stata aggiornata al 13 giugno: i giudici sono stati infatti obbligati a nominare avvocati d'ufficio per i dieci imputati, e i nuovi legali hanno dovuto chiedere qualche giorno per studiare gli atti.

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