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Cronaca

Contraffazione, creavano etichette con marchi di moda nei 'laboratori del falso': denunciati

La guardia di finanza ha individuato 73 persone coinvolte nel commercio fraudolento

Un'intera filiera di gruppi criminali attiva, anche a Milano, nel settore della contraffazione di marchi di note case di moda è stata smantellata grazie all'operazione 'San Paolo' della guardia di finanza di Genova, che ha visto oltre cento perquisizioni in tutt'Italia, con 73 persone indagate e sei misure restrittive della libertà personale.

Operazione San Paolo (foto gdf)

Grazie a una complessa e ampia attività investigativa, finalizzata a ostacolare la proliferazione di prodotti falsi, a Milano (ma anche a Genova, Brescia e Torino) i finanzieri hanno potuto perquisire 110 persone di nazionalità italiana, senegalese e cinese. L'indagine si è svolta in dieci regioni e 24 province italiane, per contrastare gruppi criminali radicati in Lombardia e nel Genovese.

Come venivano creati i prodotti contraffatti

Nell'hinterland di Milano e Brescia, nello specifico, venivano prodotti oggetti di minuteria metallica ed etichette con marchi contraffatti di note case di moda. Poi, una volta trasportati a Genova, capi e accessori venivano assemblati e stoccati, per poi venire destinati ai venditori abusivi, principalmente senegalesi, che li smerciavano sulle piazze e sui lidi della Liguria e di altre province italiane.

Il commercio illegale aveva una vera e propria base logistica per la produzione e il confezionamento: i 'laboratori del falso'. Questa rete di strutture era appositamente allestita "con mezzi, locali e know-how tecnologico, volti a sfruttare illegalmente l’utilizzo di marchi registrati a danno di aziende che operano lecitamente ed offrono possibilità di lavoro regolare e stabile", scrive la finanza.

Investigando l'asse produttivo e di distribuzione lombardo-ligure, la finanza ha inoltre scoperto il coinvolgimento di alcuni paesi extracomunitari, che venivano utilizzati come centri di produzione e stoccaggio: Cina, Senegal e Turchia.

Sequestri e denunce

Ad essere sequestrati sono stati oltre "due milioni di prodotti contraffatti, 1527 cliché, un pc, un plotter industriale, una postazione di lavoro, una macchina per sottovuoto, un compressore, un forno industriale, due presse, un saldatore, macchine da cucire, punzonatrici e denaro contante", annota la guardia di finanza.

Sono invece 73 le persone segnalate all'autorità giudiziaria, due gli enti e 33 i soggetti ignoti, in corso di identificazione. I reati contestati sono quelli di introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi aggravato dalla transnazionalità, ricettazione, immigrazione clandestina e responsabilità amministrativa degli enti.
 

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