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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca

Vino prodotto truffando l'Ue: indagate Unione Italia Vini e Veronafiere

La guardia di finanza ha scoperto una frode per ottenere finanziamenti diretti operata da Uiv e Veronafiere. Sequestrati due milioni di euro

Oltre due milioni di euro sequestrati, tre persone e due società indagate. Questi i risultati di un'indagine della guardia di finanza di Milano su una presunta frode messa in atto da Unione italiana vini, azienda leader nel settore vitivinicolo che raccoglie 150mila viticoltori, e da Veronafiere, ai danni dell'Unione Europea.

I finanzieri, coordinati dalla procura europea, hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo pari a 2.085.810 euro, disposto dal giudice per le indagini preliminari di Verona, nei confronti di Uiv, società cooperativa con sede a Milano, che raggruppa 150mila produttori di vino. In base a quanto evidenziato dall'inchiesta, battezzata 'In vino veritas', l'azienda avrebbe ottenuto finanziamenti per la promozione di prodotti agricoli dall'Unione Europea partecipando a un bando 'pilotato'.

La frode, in particolare, avrebbe visto la complicità di Veronafiere, società che opera in tutta Italia, che organizza la celebre kermesse Vinitaly e che coordinava il progetto europeo, la quale avrebbe consentito alla cooperativa vitivinicola di ottenere 5.061.358 euro di fondi, di cui 2.085.810, pari alla cifra sequestrata, già erogati in due tranche, nel 2019 e 2020. In pratica i coordinatori dell'ente fieristico si sarebbero messi d'accordo con Uiv per 'forzare' il bando. Il tutto prendendo un milione e mezzo di euro dalla cooperativa e non dovendo sostenere alcun costo (mentre secondo il regolamento avrebbero dovuto sopportare il 20% del totale del finanziamento).

Le due società avrebbero anche stipulato un contratto di servizi chiamato 'accordo quadro', apparentemente indipendente dal progetto ma che realtà dissimulava il pagamento, da parte della cooperativa vitivinicola, del 35% del costo ammissibile a Veronafiere. Secondo l'accusa, quindi, per ottenere il finanziamento, le due aziende avrebbero celato all'Agenzia dell'Unione Europea il collegamento e il conflitto di interessi tra le parti, nonché la vera destinazione dei fondi erogati.

La replica delle due aziende

"Con riguardo alle notizie pubblicate oggi in ordine alla pendenza di un’indagine nei confronti di Veronafiere - si legge in una nota dell'azienda veneta - la società comunica di non essere destinataria di alcun provvedimento di sequestro e che, per quanto noto, nessun dirigente o dipendente di Veronafiere risulta sottoposto ad indagini. Veronafiere confida pertanto nell’operato della magistratura e nell’accertamento della propria estraneità ad eventuali ipotesi di illeciti nei confronti dell’Unione Europea".

"Unione italiana vini (Uiv) - recita una comunicazione del consorzio - informata sugli sviluppi dell’indagine a carico di Unione Italiana Vini Società Cooperativa e dei suoi vertici, anche alla luce del buon operato e della trasparenza da sempre dimostrata, confida in un rapido chiarimento della vicenda ed esprime piena fiducia nella magistratura, così come nell’operato del management coinvolto".

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