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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

«Nelle case Aler non entrino i profughi e i richiedenti asilo»

Simona Bordonali (sicurezza in regione) definisce "demenziale e pericoloso" il bando del comune di Milano

Nessun profugo o richiedente asilo nelle case Aler della Lombardia. Lo ha dichiarato Simona Bordonali, assessore alla sicurezza, commentando il bando sull'accoglienza pubblicato dal comune di Milano, con cui vegnon erogati 350 euro al mese alle famiglie che, privatamente, fossero disposte ad accogliere rifugiati o aspiranti tali.

«Un documento demenziale, pericoloso e di oltraggio al buonsenso», è il parere di Bordonali, secondo cui «consente di ospitare anche coloro che di fatto risultano ancora clandestini», riferendosi a chi ha chiesto asilo ma non l'ha ancora ottenuto, anche se in verità tra irregolari e richiedenti asilo sussistono diverse differenze nei diritti e doveri. 

Riguardo all'eventualità che al bando rispondano anche assegnatari di alloggi di Aler, Bordonali sottolinea che solo e soltanto il proprietario (Aler) può decidere sulla presenza di persone estranee alla famiglia assegnataria. E anche che il contributo erogato dal comune di Milano andrebbe considerato nel calcolo dell'Isee, che serve a stabilire il canone di locazione. «In una nota formale - conclude Bordonali - ricorderemo ad Aler queste disposizioni e faremo presente l'inopportunità di concedere tali autorizzazioni visto il momento delicato anche dal punto di vista della sicurezza».

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