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Cronaca Porta Venezia / Bastioni di Porta Venezia

Profughi, Pisapia: "Il flusso non si fermerà. Ci vuole risposta unitaria"

Pisapia interviene sull'emergenza profughi

Il Comune di Milano ha accolto e assistito dall’ottobre scorso oltre 14 mila profughi siriani e 615 profughi eritrei, a questi si aggiungono circa 200 minori non accompagnati, provenienti da vari Paesi, che dall’inizio del 2014 sono giunti in città completamente soli. Lo ha comunicato il sindaco di Milano Giuliano Pisapia nel suo intervento al Comitato parlamentare sull’attuazione dell’accordo di Shengen. 

“Credo che il flusso di profughi non si fermerà, per questo  - ha affermato Pisapia - sono convinto che sia fondamentale un coordinamento a livello regionale o nazionale che ci aiuti ad affrontare questa situazione, anche perché purtroppo dall’Europa non è ancora arrivata una risposta positiva per affrontare questa emergenza con noi. A Milano c’è stato uno sforzo straordinario del Comune insieme alla protezione civile e al volontariato laico e cattolico presente in città, questo ci ha permesso dare delle risposte immediate, ora però bisogna coinvolgere altre istituzioni per non lasciare solo chi ha affrontato questo problema fino ad oggi”. 

“Non si può infatti pensare che solo pochi comuni possano affrontare questa situazione. Ci deve essere un impegno di tutti che coinvolga sia comuni dove arrivano i profughi, in gran parte dalla Libia, sia le città dove i profughi si dirigono con l’obiettivo di partire in seguito per le loro destinazioni finali, spesso nel Nord Europa. Questo vale soprattutto per i siriani che viaggiano quasi sempre insieme la loro nucleo familiare, più difficile la situazione per gli eritrei che sono spesso soli e che non hanno una destinazione finale prestabilita. Alcuni comuni della futura Città Metropolitana milanese – ha concluso Pisapia - hanno già dato dei segnali positivi accogliendo alcune famiglie, basterebbe che un numero maggiore di comuni fosse coinvolto per fare un grande passo avanti evitando così di creare una situazione difficile, per questo però ci vuole coordinamento che non può essere fatto dal Comune di Milano”, ha concluso Pisapia. 

Nel frattempo c'è chi pensa di organizzare delle ronde di cittadini per evitare che i profughi vivacchino lungo i giardini dei Bastioni di Porta Venezia.

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