Pirellone, Cecchetti: "Apriamolo al pubblico e facciamolo diventare come l’Empire State Bulding”

Il grattacielo di Giò Ponti come l'Empire State Building di New York o il Panoramapunkt di Berlino. Questa è la proposta di Fabrizio Cecchetti, vicepresidente del consiglio regionale lombardo che ha lanciato l'idea di aprire al pubblico il trentunesimo piano del grattacielo milanese: il belvedere Jannacci.

Panorama, ma non solo.Cecchetti vorrebbe aprire alle visite guidate anche il piano interrato e i locali tecnologici, dove si potrebbero ammirare le particolari fondamenta del Palazzo, prevedendo anche l’accesso al piano della memoria (al 26esimo). E aprire all’esterno l’utilizzo dell’auditorium Gaber, le Sale Pirelli, Giò Ponti e Gonfalone e lo Spazio Esposizioni al primo piano.

La proposta di Cecchetti è stata messa nera su bianco in un progetto per consentire la piena fruibilità di tutti gli spazi presenti nel palazzo Pirelli con l’obiettivo di trasformare uno dei luoghi simbolo di Milano e della Lombardia nella “casa dei Lombardi”, come si legge in una nota diffusa dallo stesso vicepresidente. L'idea, nei prossimi, giorni sarà portata all’attenzione dell’ufficio di presidenza dell’assemblea regionale per il via libera definitivo.   

 “Il Pirellone – dice Cecchetti – deve essere un Palazzo vivo, che si apre al pubblico e a tutta la società lombarda, quindi porte spalancate ad associazioni culturali o del terzo settore, a soggetti privati, per lo svolgimento di convegni, conferenze, eventi legati al mondo del sociale, nonché per concerti, spettacoli, premiazioni. Dobbiamo riuscire anche a trasformare Palazzo Pirelli in una sede di mostre permanenti e itineranti legate al mondo del design, un comparto del made in Italy che ha la sua capitale proprio a Milano” .