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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca

Baby prostitute, indagine del tribunale dei minori sulle "ragazze doccia"

Primo passo, l'identificazione, anche per capire se sono ancora minorenni. Esclusa per ora un'ipotesi di reato

Le hanno chiamate "ragazze doccia": minorenni che si prostituiscono a scuola. A parlarne per primo è stato Luca Bernardo, direttore del reparto di pediatria del Fatebenefratelli, con un intervento sul Corriere della Sera in cui spiegava di essere a conoscenza di almeno otto ragazze, di cui sette di famiglie benestanti, per casi risalenti al 2009. Ragazze poi in cura nella sua equipe, che cercavano di acquistare beni materiali come costosi smartphones o vestiti alla moda.

Chiamate "ragazze doccia" dai loro coetanei perché facevano sesso ogni giorno, come ogni giorno ci si fa la doccia. E lunedì 11 novembre Monica Frediani, procuratore del tribunale dei minorenni, ha delegato a un magistrato del suo ufficio il compito di acquisire le informazioni sul caso. Primo passo, identificare le ragazze prima di tutto per capire se siano ancora minorenni, da tutelare. E poi se vi sono profili di reato, come persone che le hanno indotte a prostituirsi.

I magistrati tendono comunque ad escludere, almeno per ora, l'ipotesi di reati: "Anche perché - afferma il procuratore Frediani - un medico altrimenti avrebbe avuto l'obbligo di denunciarli".

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