Le chiama le pendolari del sesso, la giornalista del Corriere che racconta il nuovo fenomeno della prostituzione a Milano e d'intorni. Si tratta di escort di alto bordo provenienti dall'Est europa, per lo più Romania, che fanno la spola tra i loro paesi e l'Italia grazie ai voli low cost che partono da Orio Al Serio.

Arrivano nel fine settimana; fanno quello che devono fare, soprattutto con ricchi imprenditori meneghini o stranieri che si trovano per lavoro sotto la Madonnina; prendono i soldi (rigorosamente contanti) e tornano a casa. 

Di solito sono belle, bellissime, alte, eleganti. In borsetta da 2mila fino a 30mila euro. Molte, ormai, sanno che sotto i 10mila euro non devono dichiarare nulla alla dogana, perciò cercano di non superare mai quella soglia. Chi ha di più, spera nel fato: ovvero di non attirare l'attenzione dei doganieri e non incappare in domande "pericolose". 

Agli agenti che le fermano per i controlli alcune di loro dicono che lo fanno per poter comprare una casa in Romania, altre non ammettono di fare questo lavoro, altre mostrano fiere il certificato sanitario svizzero, dove esercitano e sono lavoratrici autonome.

Il fenomeno delle escort che vengono solo per il weekend è in grande difusione, sopratutto tra le accompagnatrici di alto bordo. Vengono il venerdì, attendono i clienti italiani, e ripartono il lunedì, piene di soldi.