Le violentavano e le costringevano a prostituirsi: sgominata la banda
La 'centrale' a Cremona, segregata anche una ragazza residente a San Giuliano Milanese
Febbraio 2021: un padre (residente nel Regno Unito), preoccupato perché la figlia non dava più notizie di sé da alcuni giorni, chiede aiuto ad un parente che vive a Verona, il quale a sua volta chiama i carabinieri di Cremona, la città in cui vive la giovane. E' la segnalazione che ha portato a lunghe indagini e, infine, al blitz in un appartamento del centro cittadino per liberare la ragazza, una 26enne della Romania, segregata in casa insieme ad altre tre giovani connazionali costrette a prostituirsi.
Le indagini hanno permesso di identificare tre romeni, denunciati per sfruttamento e induzione alla prostituzione, percosse e violenza sessuale. Secondo quanto è stato ricostruito, i tre avevano convinto diverse ragazze a venire in Italia, probabilmente promettendo un posto di lavoro. Non solo le quattro giovani ritrovate e liberate nell'appartamento cremonese ma anche altre tre ventenni tra San Giuliano Milanese (Milano), Sant'Angelo Lodigiano (Lodi) e Pieve Porto Morone (Pavia). Poi le avevano minacciate, prospettando di rivalersi sulle rispettive famiglie se si fossero rifiutate di prostituirsi e abusando sessualmente di loro.
Il 'modus operandi' della banda prevedeva la pubblicazione di annunci su siti internet specializzati e poi l'accompagnamento presso il motel o appartamenti specifici per l'appuntamento con il cliente di turno. Le prestazioni sessuali partivano da 200 euro e potevano arrivare anche a 1.500 euro. I numeri di telefono da pubblicare negli annunci venivano cambiati spesso.