Stop a minigonne inguinali e seni esibiti per le prostitute
Il sindaco di Vittuone, con un'ordinanza, copre le lucciole
Stop ad abiti provocanti, che inducono gli automobilisti "in tentazione". Bando, dunque, a scollature generosissime, minigonne inguinali, stivaloni "fetish".
Lo dice un'ordinanza firmata dal sindaco di Vittuone, Fabrizio Bagini, che partirà dal 20 febbraio. Le lucciole che trasgrediranno subiranno una multa da "300 euro".
Non sarà più possibile vestirsi in modo provocante sulla Vittuone-Cisliano, sulla Statale 11 e sulla provinciale per Turbigo. C'è stato un "periodo di prova" dell'iniziativa, che ha dato "buoni risultati". Secondo l'amministrazione comunale, infatti, le presenze a luci rosse sulle provinciali "sono diminuite".
"La prostituzione in Italia non è un reato e noi sindaci — dice Bagini al Corriere — possiamo intervenire soltanto sul corollario che questa porta con sé: dai pericoli per la viabilità a quelli per la salute pubblica. L'ordinanza finora funziona bene come deterrente, soprattutto lungo la provinciale per Cisliano. Certamente — aggiunge il primo cittadino — abbiamo aumentato anche i controlli dei vigili".
Il provvedimento è stato preso anche per salvaguardare "il decoro pubblico" e "i bambini che guardano certi spettacoli".