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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Loreto / Viale Brianza

Ragazze adescate con la promessa di un matrimonio e poi costrette a prostituirsi

I carabinieri hanno arrestato dicennove cittadini albanesi con l'accusa di sfruttamento della prostituzione

Le adescavano con la promessa di un matrimonio. Poi le convincevano a raggiungerli in Italia e qui le costringevano a prostituirsi. Il meccanismo era quasi sempre lo stesso, secondo quanto hanno scoperto i carabinieri Carabinieri del Comando Provinciale di Milano, che hanno arrestato dicennove cittadini albanesi con l'accusa di sfruttamento della prostituzione

Milano, Monza, Rimini, Albania e Slovacchia. Dall’alba di martedì mattina, i militari di via Moscova, con la collaborazione nella fase esecutiva di quelli di Monza e di Rimini e, per il tramite del servizio per la cooperazione Internazionale di polizia, dai collaterali organi di polizia albanesi e slovacchi, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di misure cautelari emessa dal gip di Milano, su richiesta della Procura della Repubblica meneghina, nei confronti degli stranieri per favoreggiamento, sfruttamento della prostituzione nonché detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti(GUARDA IL VIDEO).

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L’attività investigativa ha consentito di ricostruire, per il periodo compreso tra il settembre 2014 ed il giugno 2015, le condotte criminose degli indagati che ”controllavano” la prostituzione “da strada” di giovani donne costrette, in alcuni casi anche con gravi minacce, ad esercitare il meretricio in alcune zone della città di Milano (Stazione Centrale, corso Lodi) o in comuni dell’hinterland (Trezzano S.N. e Paullo).

L’operazione odierna, che ha assunto la denominazione convenzionale di “Tempesta 4”, costituisce l’ulteriore filone di un’articolata e complessa manovra, condotta dal Nucleo Investigativo Carabinieri di Milano che, dall’autunno del 2011, ha consentito di disarticolare molteplici sodalizi criminali responsabili - in Milano e provincia - delle medesime condotte delittuose in danno di ragazze originarie dell’Europa dell’Est e di trarre in arresto, complessivamente, un centinaio sfruttatori.

L’azione svolta dal Nucleo investigativo, finalizzata all’aggressione del fenomeno della prostituzione in strada, è stata condotta nel tempo attraverso lo svolgimento di diverse operazioni di servizio ed in particolare: con quella denominata “Tempesta 1”, dell’aprile 2013, i carabinieri hanno eseguito, complessivamente, trenta provvedimenti cautelari e proceduto al sequestro di trecentoventi grammi di cocaina e di settemila euro; con “Tempesta 2”, risalente al febbraio 2014, i militari operanti hanno dato esecuzione a quarantasei misure cautelari e al sequestro di centoquaratuno chili di marijuana, due pistole con matricola abrasa e mille e quattrocento euro in contanti ed, infine, con “Tempesta 3”, nell’ottobre del 2014, sono state tratte in arresto altre dieci persone, colpite da altrettanti provvedimenti restrittivi.

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