Corteo No Tav a Milano: momenti di tensione vicino ai cantieri Expo
Il Premio Nobel Dario Fo è stato avvistato tra i manifestanti del corteo No Tav a Milano
"Terrorista è chi devasta e saccheggia i territori". Questa la scritta che campeggia sullo striscione che apre il corteo No Tav a Milano.
Sono circa 500 persone, pronti a partire da piazza XXV Aprile per sfilare per le strade principali del capoluogo lombardo e raggiungere il carcere di San Vittore.
La manifestazione per dire no alla tratta dell'alta velocità Torino-Lione ma anche per chiedere la liberazione di 4 attivisti arrestati per terrorismo. Diverse le bandiere con la scritta No Tav e gli striscioni con cui si chiede di sospendere la Tav. Venerdì notte avevano erano state imbrattate le sedi dei giornali milanesi.
I manifestanti hanno imbrattato molti luoghi della città, perfino alcune auto. Spray sulle facciate dei palazzi, adesivi, telecamere danneggiate e coperte da vernice. E ovviamente alcune banche Due manifestanti si sono arrampicati su una gru all'interno del cantiere della metropolitana M5 davanti al cimitero Monumentale, hanno esposto uno striscione dei No Tav in cima e hanno fatto esplodere due grossi petardi alla base della struttura.
Il Premio Nobel Dario Fo è stato avvistato tra i manifestanti del corteo No Tav a Milano. Fo è stato visto all'altezza del cimitero Monumentale dove è avvenuto l'episodio della gru ed era accanto a un gruppo che portava al collo il cartello con la scritta: "Dissento ma non sono un terrorista". In coda al corteo è presente anche un gruppo di famiglie accompagnati da bambini del movimento No Canal che si oppone alla creazione delle vie d'acqua previste in alcune zone di Milano per l'Expo 2015.