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Cronaca

WWF e Fai "Con la terza pista distruggeranno, l'ultima oasi del nord"

Proteste contro la realizzazione di una nuova pista nell'aereoporto di Malpensa: il Fondo Ambiente Italiano e il Wwf Italia propongono di valorizzare il sistema di trasporti tra gli scali milanesi

"Quella pista non s'ha da fare" questo pensano il Fai e il Wwf Italia, riguardo la dotazione di una terza corsia per l'aeroporto di Malpensa.

La protesta_"Se si costruisse la terza pista di Malpensa, la pressione dell'inquinamento e del rumore diventerebbe una morsa sull'intero Parco del Ticino che è l'unico corridoio ecologico rimasto integro in alta Italia - osserva Giulia Maria Mozzoni Crespi, Presidente Onorario del FAI -. Sarebbe un danno incalcolabile perché distruggerebbe un paesaggio di straordinaria bellezza che è anche una fonte di ossigeno e di ricreazione psicologica per tutta la Lombardia"

L'ultimo corridoio ecologico dell'Italia settentrionale sarebbe in pericolo secondo gli ambientalisti, la preoccupazione crescerebbe anche per il maggior traffico aereo che si creerebbe nello scalo di Malpensa.

La Proposta: Fai e Wwf propongono una soluzione sviluppata su quattro punti:

1. La creazione di collegamenti più efficenti tra gli scali di Malpensa, Linate, Orio al Serio

2. La correzione dell'errore strutturale che non permette alle due piste in uso di funzionare simultaneamente

3. Lo studio di un piano indirizzato verso un' efficente e continua sinergia tra gli aeroporti dell'intero Nord Italia

4. Ricontrattare il traffico dei carico merci per permettere maggiori quote di trasporto passeggeri.

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