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Giovedì, 25 Aprile 2024
Ultima Generazione / Porta Volta / Corso Garibaldi

I ragazzi che imbrattano e si incatenano alla sede del Pd a Milano

I manifestanti hanno lasciato una lettera rivolta a Enrico Letta, ecco le loro richieste

Nel pomeriggio di mercoledì alcuni giovani hanno imbrattato la sede del Partito democratico in corso Garibaldi a Milano. Sul posto è intervenuta la Polizia di Stato con gli agenti della Digos, che hanno accompagnato in questura e identificato 2 uomini e 1 donna riconducibili al movimento Ultima generazione, gli stessi che hanno bloccato la tangenziale in passato. I tre dopo aver imbrattato la vetrina con vernice rossa, sono entrati all'interno del locale e uno si è incatenato.

Video: le immagini del blitz nella sede del Pd

Gli attivisti hanno sostenuto le loro ragioni e spiegato il gesto con una nota. Dopo l’azione di questa mattina (mercoledì, ndr) nella sede di Fdi a Roma e quella saltata nella sede della Lega, rispettivamente presso la sede nazionale in via della Scrofa a Roma e presso la sede regionale di Noventa Padovana (Padova), la protesta di Ultima Generazione è arrivata nella sede Pd Milano Centro "Aldo Aniasi" in corso Giuseppe Garibaldi 75.

La richiesta portata avanti nel corso delle due azioni e dello sciopero della fame iniziato lo scorso 3 settembre dal 16enne Francesco, davanti a Palazzo Marino a Milano, è rivolta ai leader dei tre principali partiti politici: Enrico Letta, Giorgia Meloni e Matteo Salvini. Gli attivisti chiedono ai tre politici di impegnarsi a inserire l’emergenza eco-climatica nella propria agenda politica in modo concreto e tangibile.   

I manifestanti hanno lasciato una lettera rivolta a Letta con la richiesta di: ottenere un incontro pubblico aperto a cittadini e giornalisti, per parlare apertamente della crisi eco-climatica e sociale; impegnarsi concretamente per arginare l’emergenza climatica, firmando un decreto legge che impedisca l’apertura di nuove centrali di estrazione di idrocarburi, interrompa la riapertura di centrali a carbone dismesse e incrementi l’energia solare ed eolica di almeno 20 GW nell’anno corrente.

“Prima di noi, questa mattina, le cittadine e i cittadini a sostegno di Ultima generazione si sono presentati alla sede nazionale di Fratelli d'Italia a Roma, e sono ancora all’interno, mentre Francesco è da 5 giorni in sciopero della fame continuato in piazza della Scala a Milano e nei prossimi giorni si aspettano altre azioni rivolte al Partito democratico. Stiamo portando infatti le stesse richieste ai principali 3 partiti che hanno possibilità di andare al governo e non ci accontenteremo di meno di quello che stiamo chiedendo, che è già il minimo rispetto ad obiettivi europei e internazionali”, ha dichiarato Simone, uno dei presenti.

“Abbiamo deciso di interrompere la normale attività di uno dei principali circoli del Partito democratico milanese per poter parlare veramente con la gente. Sembra assurdo - sostengono - ma la crisi climatica è talmente poco presente come urgenza nel dibattito che è necessario arrivare a questo per farne parlare. In una campagna elettorale in cui - come sempre - quasi il 50% dei contenuti è concentrato su attacchi personali e ragionamenti astratti su ‘come mandare avanti l'economia’, le persone a sostegno di Ultima generazione e dello sciopero della fame di Francesco si pongono come i veri adulti nella stanza, riportando alla più reale, concreta e spaventosa crisi che abbiamo di fronte: il collasso eco-climatico e le sue conseguenze sociali”.

“Ci appelliamo - dice Simone - a un partito che difende i valori di una Costituzione ottenuta con il sacrificio di alcune persone che hanno deciso di entrare in Resistenza per difendere il diritto alla vita dei propri cari, come sta facendo chi si riconosce nella campagna Ultima Generazione. Ci appelliamo a un partito che dice di avere a cuore i giovani ma non ha un piano chiaro di taglio netto delle emissioni nei prossimi 2-3 anni, che sono gli ultimi utili per fare qualcosa”.

“Non chiediamo la luna - conclude la nota - ma il rispetto degli impegni presi in Europa con la direttiva Red II (Direttiva Ue 2018/2001). L’Italia si è impegnata a rispettare l’obiettivo vincolante dell’Unione Europea di ridurre le emissioni di almeno il 40% rispetto ai livelli del 1990 entro il 2030; di arrivare a una completa decarbonizzazione al 2050; di in aumentare l’installazione di nuovi impianti a fonti rinnovabili per 70 GW al 2030. Secondo l’ultimo report di Legambiente, proseguendo al ritmo degli ultimi 3 anni (pari a 0,56 GW) raggiungeremo l’obiettivo tra 124 anni, quando per il nostro Pianeta e per tutti noi sarà ormai troppo tardi”.

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