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Cronaca Precotto / Viale Monza, 335

Il quartiere di Milano che non vuole la mensa dei poveri

In viale Monza un immobile comunale continuerà ad essere adibito a distribuzione di pasti. Ma il quartiere non ci sta

L'immobile comunale di viale Monza 335, a Milano, continuerà ad essere destinato all'attività di aiuto alimentare. Dal 2009 vi svolge quest'attività la Fondazione Pane Quotidiano. Ora la concessione è giunta a scadenza e il Comune di Milano ha confermato questa destinazione mettendo a bando lo spazio, che ha una superficie di 330 metri quadrati. Alla stessa destinazione un altro spazio di proprietà comunale, quello di via Aldini 72, grande più del doppio (750 metri quadrati), che si trova all'interno del giardino di un comparto adibito a centro accoglienza per i senza fissa dimora ed è inutilizzato da anni.

Per entrambi gli immobili, il Comune chiede al prossimo gestore un intervento di ristrutturazione e riqualificazione. A Milano sono presenti attive undici mense solidali gestite da nove enti (religiosi e del Terzo Settore) che erogano circa 8.500 pasti al giorno. In via Aldini si potrebbero ospitare allo scopo circa 150-180 posti a sedere. "In un momento come quello che stiamo vivendo, in cui il numero delle persone che hanno bisogno di aiuti alimentari è in crescita, ci sembra coerente e corretto mettere in campo progetti come questi", commentano la vice sindaco Anna Scavuzzo e l'assessore alle politiche sociali Gabriele Rabaiotti.

Per viale Monza il bando prevede esplicitamente che il futuro gestore risolva, secondo le parole degli assessori, "il problema degli impatti locali connessi a questo tipo di servizio di distribuzione del cibo". Ma questo non basta ad alcuni residenti nel quartiere e anche ad alcuni politici del locale Municipio. "L'attuale giunta impone dall’alto decisioni che non tengono conto né di quanto discusso con il Comitato di Quartiere nei vari incontri svoltisi con l’assessore Rabaiotti, né delle esigenze di un intero quartiere che da anni chiede lo spostamento di queste attività in altra sede, con recupero dell’unico edificio di rilevanza storico-culturale della zona, ora abbandonato nel degrado totale", si legge sulle pagine Facebook del Quartiere Villa San Giovanni.

E per Davide Soldani, referente di Fratelli d'Italia nel Municipio 2, "Rabaiotti non ha 'calcolato di striscio' i residenti e il comitato. Il quartiere è messo in ginocchio dall'illegalità che da anni si genera intorno all'attività per aiutare le persone più bisognose ma che, evidentemente, crea anche gravi problemi legati alla sicurezza e alle condizioni igienico-sanitarie". Fdi promette un calendario di 'picchetti' con Chiara Valcepina e Francesco Rocca, candidati al consiglio comunale.

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