Milano, Prima della Scala ad alta tensione: antagonisti in protesta fuori dal teatro
Il centro sociale Cantiere ha organizzato una protesta per la guerra in Siria per il 7 dicembre
Chiedono di tenere aperto il "sipario". Vogliono che non si spengano i riflettori sulla Siria. E per questo hanno scelto una data speciale: il 7 dicembre.
Sarà una Prima della Scala di protesta quella del centro sociale Cantiere, che proprio per il giorno dell'inaugurazione della stagione teatrale meneghina ha organizzato il presidio e il flash mob "La guerra alla Rojava continua, non calate il sipario".
I manifestanti, che scenderanno in strada per mostrare la loro solidarietà al popolo curdo, si ritroveranno alle 17 in piazza della Scala, proprio davanti al teatro.
"La Siria è scomparsa. Non esiste più. Nessuno ne parla più. Il nord est della Siria è stato sulla bocca dei potenti della terra e sulle prime pagine di tutti i giornali per una settimana, una settimana - si legge nel comunicato degli antagonisti -. È scoppiata una guerra. Un attacco criminale mosso da Erdogan al progetto politico del Confederalismo Democratico e della Rojava ha portato morte e distruzione. Ora basta. Non si legge più niente. Probabilmente è tutto risolto, la crisi è risolta no? No".
Foto - La locandina per la manifestazione
"Le bombe continuano a cadere, gli attacchi dell'esercito ufficiale e delle milizie jihadiste proseguono. Questa settimana è cominciata con una strage di bambini. 12. Morti - scrivono dal Cantiere -. Dopo qualche giorno la stessa notizia non vende più. Allora basta, i riflettori si spostano su un nuovo scenario più mediatico, il sipario cala sul palco mediorientale. Come ogni 7 dicembre un pugno di ultraricchi e aspiranti tali sfoggia il proprio lusso alla prima della Scala. Le telecamere di mezzo mondo li inquadrano - l'attacco del centro sociale -. Se il mondo non guarda, il genocidio è alle porte. La visibilità è vita, per migliaia di persone, per il confederalismo democratico, per la libertà delle donne, per la rivoluzione ecologica, per un altro mondo possibile".
La protesta alla Prima della Scala è ormai un appuntamento fisso per gli antagonisti milanesi. Lo scorso anno, quando erano scesi in piazza contro "la legge Salvini Di Maio contro lavoratori, emigrati e immigrati", si era registrato qualche momento di tensione con i manifestanti che avevano lanciato uova e vernice bianca contro i poliziotti in assetto antisommossa.