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Cronaca

Movida, critiche da alleati di Sala: "Sbagliato usare vigilantes per sorvegliare il divertimento"

La lista Milano Unita - Sinistra per Sala è critica sul protocollo che il sindaco ha appena firmato in prefettura

Scricchiolii nella maggioranza di centrosinistra di Milano? Il protocollo sulla movida firmato dal sindaco Beppe Sala in prefettura non è piaciuto a tutta la sua coalizione. Sala è impegnato anche nel tentativo di riconferma e nella campagna elettorale, e si trova a dover necessariamente considerare gli impulsi che arrivano dalla città compresi i residenti delle zone più 'calde'. Ma la lista "Milano Unita - La Sinistra per Sala", guidata dall'assessore uscente all'edilizia scolastica Paolo Limonta, non ha ritenuto che il protocollo sia una risposta efficace sul tema della movida.

In particolare, a Milano Unita non piace l'idea che vengano utliizzati vigilantes per 'sorvegliare' il divertimento notturno in città. "Quando si affronta il tema della movida bisogna ripensare a una socialità inclusiva e allo sviluppo del territorio dove i servizi culturali e ricreativi non siano concentrati nel centro e le periferie non siano solo quartieri dormitorio", si legge in una nota della lista.

"Milano Unita - prosegue la nota - promuove una visione di città improntata alla partecipazione politica e sociale, non come uno spazio di ordine pubblico (o addirittura privato) in mano al mercato e al consumo". In nome "di un'idea di decoro e sicurezza non meglio chiarite", continua il comunicato, "la socialità diventa una minaccia da sorvegliare impiegando vigilantes privati".

Molto critica la posizione della lista anche su un punto particolare del protocollo, quello sulla calmierizzazione del costo del lavoro per i vigilantes, definita "l'applicazione di un contratto 'pirata' alternativo all'idea di 'lavoro buono' che, da mese, stiamo promuovendo con la nostra campagna". Per tutti questi motivi, appena siglato il protocollo, la lista chiede senza mezzi termini di rivederlo, "mettendo al centro il dialogo e la partecipazione delle parti non ancora coinvolte". Senza ricorrere "a pratiche securitarie e discriminatorie".

Il protocollo: più controlli e divieto di asporto dopo mezzanotte

Oltre all'aumento dei controlli nelle aree più critiche come corso Como e i Navigli, il protocollo prevede anche il divieto di vendita d'asporto di bevande in vetro e lo stop totale all'asporto dopo le 24 in via Melzo e via Lecco, le strade della movida di Porta Venezia nelle quali i residenti hanno più volte espresso lamentele per gli schiamazzi e il degrado notturno. Nel piano sono poi previsti incentivi ai locali che vorranno avvalersi della vigilanza privata e iniziative di sensibilizzazione per i giovani sull'utilizzo di alcool e droghe.

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