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Cronaca Duomo / Piazza della Scala

Polemica sul quartiere a luci rosse proposto da Sel

"Lo facciamo in via Watteau?", ironizza Morelli (Lega). Ma anche in maggioranza non sono tutti d'accordo

Si infiamma la polemica sull'ipotesi di un "quartiere a luci rosse", sperimentale, come si vorrebbe fare anche all'Eur a Roma. A premere sull'acceleratore è Sinistra ecologia e libertà, con il suo capogruppo Mirko Mazzali e il consigliere Luca Gibillini: questi ricorda una mozione presentata da lui al congresso del partito, votata a larga maggioranza, per regolarizzare il fenomeno.

"Creare zone 'a luci rosse' - scrive Gibillini sul suo profilo Facebook - è un primo passaggio verso obiettivi importanti. Innanzitutto perché esiste la libertà da parte di chi vuole di prostituirsi. Ma soprattutto perché è un modo per tutelare prevalentemente le donne, colpire la malavita che spesso gestisce la prostituzione e riconoscere che esiste una questione prostituzione in Italia e non si può far finta di non vedere e non si può ridurre ad una questione di puro ordine pubblico o sicurezza".

Ma nella maggioranza di centrosinistra non sono tutti d'accordo. "E' una proposta delirante", tuona Andrea Fanzago, esponente dell'ala cattolica del Pd: "Mi stupisce che chi la propone siano gli stessi che si battono contro le pubblicità che usano il corpo per promuovere prodotti, si impegnano per contrastare le violenze sulle donne e poi scelgono una scorciatoia sbagliata, per affrontare un tema serio e drammatico come quello della tratta delle donne, mettendo la testa sotto la sabbia".

Anche l'assessore Pierfrancesco Majorino, che ha la delega ai servizi sociali, frena. "Dobbiamo discuterne senza paraocchi", afferma: "Il rischio di creare il ghetto c'è e ci sarebbe. Chi sostiene idee simili dovrebbe dire dove e come, spiegare in quale quartiere le vedrebbe realizzate". Per Majorino meglio puntare su interventi di trasparenza nelle regole nazionali e il massimo sostegno ai comuni e al terzo settore per le attività per "liberare le schiave".

Dal centrodestra Riccardo De Corato (Fdi) chiede a Mazzali di "indicare di che zona di Milano sta parlando, altrimenti sono chiacchiere da bar". E poi: "La strada del centrodestra è quella giusta: referendum per la parziale abolizione della legge Merlin, controlli di Asl e finanza, cooperative, sradicamento di malavita e sfruttamento". Ironico, infine, il leghista Alessandro Morelli: "Visto che Pisapia ha deciso di acquisire da privati un nuovo immobile, ci dica, vorrà realizzare l'eros center in via Watteau?", riferendosi allo stabile del Leoncavallo, che a breve passerà al comune di Milano in permuta con il privato ora proprietario.

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