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Cronaca

Raduno Casapound a Castano, il comune revoca l'autorizzazione

Gli organizzatori avevano chiesto l'uso del campo sportivo attraverso la società sportiva «La Focosa», ma il sindaco ha revocato l'autorizzazione

La festa nazionale di Casapound potrebbe non svolgersi neanche a Castano Primo. Il sindaco della cittadina dell’hinterland, Giuseppe Pignatiello, ha vietato lo svolgersi della manifestazione.

Nella mattinata di giovedì gli organizzatori del raduno, che sembrava essere destinato a svolgersi a Milano, hanno annunciato che l’evento si sarebbe svolto a Castano Primo. Il movimento, infatti, aveva ricevuto il via libera del municipio per l’uso del campo sportivo dall'11 al 13 settembre attraverso la sua società sportiva, «La focosa». E il sindaco, una volta saputo che si trattava di un raduno politico di estrema destra ha ritrattato la propria decisione. L'ultima parola spettava alla prefettura e il prefetto, Francesco Paolo Tronca, ha revocato il permesso di svolgere il raduno. 

Nel frattempo, però, gli animi si sono surriscaldati. Alcuni militanti di Casa Pound si sono presentati davanti al municipio di Castano e hanno insultato e minacciato il sindaco: "Uomo di m...", "Ti bruciamo il paese". Frasi sentite da diversi testimoni tra cui membri della giunta municipale e del consiglio comunale del paese dell'hinterland. Solidarietà immediata a Pignatiello è arrivata dalla politica milanese. L'assessore Pierfrancesco Maran, per esempio, ha scritto su Facebook: "Non li volevamo a Milano, ma non certo per mandarli a Castano Primo".

E nel centrodestra milanese si aprono fratture proprio a causa della prevista partecipazione di diversi esponenti politici alla festa di Casa Pound come ospiti per i dibattiti. Se gli esponenti della Lega Nord (tra cui il segretario lombardo Paolo Grimoldi) e quelli di Forza Italia (Giulio Gallera e Lara Comi) hanno confermato che sarebbero stati presenti, quelli di Fi "in nome del dialogo con tutti", Stefano Dambruoso (deputato di Scelta Civica) ha fatto sapere di essere in Sicilia. Manfredi Palmeri, consigliere comunale del Polo dei Milanesi, ha stigmatizzato la partecipazione dei leghisti e dei forzisti: "Il dialogo va benissimo", ha dichiarato, "ma il sospetto è che si preparino alleanze politiche in vista delle comunalil del 2016 a Milano. In questo caso sarebbe meglio dirlo chiaramente. La strada del Polo dei Milanesi è un'altra. Anche quella di Forza Italia lo è, oppure c'è in previsione un'alleanza con Casa Pound con la Lega garante e trainante?".

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