rotate-mobile
Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Ventenne violentata in strada a Milano: uomo incastrato da un'impronta della mano

Un 29enne marocchino è finito in manette dopo essere stato rintracciato in un parco in zona Stadera

Stava tornando a casa dopo una serata passata fuori con gli amici in centro, quando è stata avvicinata da uno sconosciuto che l'ha portata in una via buia e l'ha violentata. L'accaduto nella notte tra sabato 5 e domenica 6 febbraio in via Röntgen, zona Bocconi. La vittima, un'universitaria ventenne, è finita all'ospedale in codice giallo. Grazie alle indagini dei carabinieri, un 29enne marocchino è stato arrestato nei giorni scorsi con l'accusa di violenza sessuale.

Erano le tre di notte quando la ragazza, che stava aspettando il tram in viale Bligny per rincasare, è stata approcciata da un uomo, il quale prima le ha chiesto di accendere e poi le ha proposto di fumare insieme spostandosi in una via vicina. Lei, intontita dall'alcol e forse impaurita, ha accettato, seguendolo. In quel luogo poco illuminato, di via Röntgen, però, l'uomo, l'ha prima stretta in un abbraccio, l'ha baciata nonostante la sua resistenza e poi l'ha stuprata spingendola sul cofano di un'auto parcheggiata. La violenza è stata interrotta da una coppia di trentenni che stava passando nella zona per tornare a casa e, notando la giovane in difficoltà, è accorsa in suo aiuto riuscendo anche a mettere il fuga l'uomo. 

La ragazza, un'universitaria fuorisede, era sotto shock e la coppia l'ha portata a casa chiamando nel frattempo il 118. Un'ambulanza, poco dopo, l'ha trasportata alla clinica Mangiagalli in codice giallo. Dopo il ricovero, la giovane ha sporto denuncia ai carabinieri, facendo partire immediatamente le indagini della compagnia di Milano Duomo, guidata dal capitano Gabriele Lombardo e coordinati dal pm Rosaria Stagnaro. Cruciali sono state le descrizioni fornite dai due trentenni e dalla stessa vittima, ma anche i vestiti indossati dall'aggressore al momento della violenza - e immortalati dalle telecamere - e alcune tracce. In particolare, a incastrarlo, è stata un'impronta del palmo della mano lasciata su un'auto abbandonata nella via dove è avvenuta la violenza.

Per risalire allo stupratore, i militari hanno seguito anche i segnali dello smartphone della vittima, che lei non aveva più con sé, probabilmente dopo che le era stato rubato dallo stupratore, e che è stato localizzato in zona Navigli. Qui si sono concentrate le ricerche che hanno portato a fermare alcuni uomini perché avevano lo stesso abbigliamento dell'autore della violenza: bomber verde e nero, un cappellino, jeans e scarpe da ginnastica. Tra loro anche il 29enne marocchino - regolare in Italia, senza fissa dimora, con un precedente di polizia per ricettazione e domicilio in un solaio abbandonato - la cui impronta palmare coincideva con quella ritrovata sul cofano posteriore della macchina abbandonata in via Röntgen.

La vittima, poi, ha detto di ritenere il giovane come il probabile autore della violenza. E a dire con ancora più fermezza che si trattava proprio dello stupratore è stato l'uomo della coppia, che nel metterlo in fuga aveva avuto modo di vederlo bene in faccia. Il 29enne in passato era stato fermato per un controllo e le forze dell'ordine avevano segnato come suo domicilio un solaio in via Giorgio Savoia. Dopo incessanti ricerche, i militari il 19 marzo l'hanno trovato in un parchetto adiacente, in via Lodovico Montegani, con lo stesso giubbino nero e verde indossato al momento della violenza. Dopo l'arresto, è stato portato a San Vittore.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Ventenne violentata in strada a Milano: uomo incastrato da un'impronta della mano

MilanoToday è in caricamento