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Cronaca Garibaldi / Corso Como

Stuprata dal branco per 12 ore: "Era consenziente"

La difesa dei tre uomini arrestati con l'accusa di aver violentato una 29enne

"Era consenziente e l'avevamo pagata". Si sono difesi così, durante l'interrogatorio di garanzia, i tre uomini arrestati lo scorso sabato dai carabinieri con l'accusa di violenza sessuale di gruppo per aver stuprato una ragazza di 29 anni in un motel di Cornaredo. 

In manette erano finiti due fratelli e un loro cugino, tutti albanesi: il 23enne "Jack", già condannato in passato per stalking e che stava festeggiando quella notte tra il 2 e il 3 maggio la sua scarcerazione in un locale di corso Como, il fratello 21enne "Aldo" - che è in carcere dal 26 ottobre scorso per aver ucciso un marocchino di 45 anni fuori da un bar a Cornaredo - e il cugino 29enne Alfiol. Stando alle indagini, era stato il 23enne a proporre 1000 euro alla vittima in cambio di un rapporto sessuale in un hotel del centro di Milano. La giovane, però, era stata portata nell'albergo fuori città e lì sarebbe stata violentata per quasi 12 ore a turno, e insieme, dai tre che - scriveva il pm nelle carte - l'avevano usata come un "giocattolo al loro servizio" nonostante lei piangesse e li implorasse di smettere. 

Nelle scorse ore, davanti al Gip Alessandra Di Fazio, tutti hanno respinto le accuse. Negli interrogatori, duranti circa 3 ore, gli arrestati hanno portato avanti un'unica versione, sostenendo di aver pagato la ragazza che era consenziente. Al giudice sono state presentate dai legali anche istanze di revoca della misura cautelare su cui il gip dovrà decidere.

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