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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca San Donato Milanese

Il ragazzo rapito, portato in un campo, spogliato e picchiato con la pistola

In manette un 35enne e un 29enne. La lite nata per una discussione con una donna

Lo avevano pestato a sangue, denundato, derubato, umiliato. Il tutto per fargli pagare una discussione con una donna. Due uomini - un 35enne e un 29enne, entrambi residenti a San Donato ed entrambi pregiudicati - sono stati arrestati venerdì mattina in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare per sequestro di persona, rapina aggravata, detenzione di arma da sparo e lesioni personali perché accusati di aver preso in ostaggio un 21enne la notte tra il 29 e 30 maggio scorsi. 

A fare i conti con la loro furia, stando a quanto ricostruito dalle indagini, era stato un giovane che quella sera aveva discusso fuori da un bar con la sorella di uno dei due. Mentre il giovane e gli amici tornavano a casa, passeggiando tra via Emilia e via De gasperi, a San Donato, era scattato il blitz dei due aggressori. 

Il 35enne e il 29enne avevano fermato il gruppo sparando tre colpi di pistola in aria, avevano pestato un 23enne che aveva cercato di difendere l'amico e poi avevano obbligato il 21enne a salire a bordo della loro auto, colpendolo più volte alla testa con il calcio dell'arma. Non contenti, lo avevano poi portato in un campo abbandonato, dove lo avevano costretto a denudarsi e a consegnare loro il cellulare e gli abiti perché "ora paghi tu per tutti" e "se vuoi tornare a casa devi fare quello che ti dico io". 

I carabinieri erano intervenuti quella sera stessa, allertati dagli amici della vittima, e nei giorni successivi erano riusciti a identificare il 29enne e il 35enne, inizialmente indagati a piede libero. Le indagini, però, hanno costruito un quadro indiziario molto più forte, anche perché le analisi dei Ris hanno permesso di trovare sugli abiti degli arrestati tracce di sangue e di bario e antimonio, particelle che si liberano di solito con l'esplosione di colpi di armi da fuoco. Così, i militari e il pm hanno chiesto al Gip del tribunale di Milano un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, che è arrivata. Per il 29enne e il 35enne si sono aperte le porte del carcere di San Vittore. La notte del sequestro, il 21enne era invece poi finito in ospedale con una prognosi di 10 giorni per un trauma cranico. 

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