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Cronaca

Accusati del sequestro di un ragazzo per 3 gr di droga non pagata

L'accaduto a Riccione. Nei guai tre 24enne residenti nel Milanese

Sono accusati di aver sequestrato un 18enne i tre 24enni senegalesi, di cui alcuni di Milano, fermati dai carabinieri a Riccione, dove nella notte tra lunedì 22 e martedì 23 agosto sono avvenuti i fatti. Nella mattinata di giovedì per loro si è tenuto l'interrogatorio di garanzia davanti al Gip del tribunale di Rimini.

Il gruppo, difeso dagli avvocati Tiziana Casali e Francesca Baroncalli - come spiega RiminiToday - ha parlato a lungo per ricostruire quanto avvenuto. I protagonisti della vicenda, poi finiti in manette, sono tre ragazzi residenti tra Milano e Pavia e una ragazza di vent'anni, anche lei di origini senegalesi, residente a Bergamo.

Come hanno spiegato al magistrato, il gruppo è stato avvicinato da due giovani, il 18enne, di Busto Arsizio, e un 24enne di origini marocchine anche lui del Milanese. Sarebbe stato questo secondo ragazzo a chiedere insistentemente della droga ai giovani del Senegal, fino a quando loro non gli hanno consegnato circa 3 grammi di hashish. A quel punto lui è scappato senza pagare.

Dopo la fuga del 24enne, la 20enne della Bergamasca avrebbe indicato agli amici il 18enne, riconoscendolo come un amico del nordafricano che li aveva appena raggirati. Il gruppo avrebbe quindi circondato il ragazzino chiedendogli conto di quanto appena accaduto e obbligandolo a chiamare il 24enne al cellulare per farlo tornare a saldare il debito. Poi il gruppo si è impossessato dell'iPhone del giovane iniziando a tempestare di chiamate l'amico e spiegandogli che il 18enne non sarebbe stato liberato fino a quando lui non avesse pagato l'hashish o fosse tornato a restituire la droga.

Una situazione sempre più complicata anche perché, secondo gli arrestati, il 24enne - che li avrebbe anche insultati per il colore della loro pelle - non aveva alcuna intenzione di venire in soccorso dell'amico 18enne. Lo stallo si è prolungato per quasi un'ora, fino a quando il gruppo è stato notato dagli addetti della vigilanza privata che hanno dato l'allarme ai carabinieri, i quali, nel frattempo, erano stati avvisati anche dal 24enne marocchino.

Ricostruita la vicenda, gli inquirenti hanno proceduto all'arresto dei tre ragazzi senegalesi, uno dei quali già ricercato perché condannato a Milano. Per loro, che sono stati trovati in possesso di modiche quantità di hashish, marijuana e cocaina, le accuse sono estremamente pesanti: rapina aggravata in concorso, detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio e sequestro di persona ai fini di estorsione. Denunciata a piede libero, invece, la 20enne.

Imputazioni che, però, il quartetto ha rigettato con forza davanti al gip chiedendo di visionare le telecamere a circuito chiuso che a loro dire dimostrerebbero come non ci sia stata una forma di costrizione nei confronti del 18enne. Il gip, giovedì mattina, si è riservato la decisione per approfondire meglio il caso che vist la gravità delle imputazioni verrà trasferito alla Direzione distrettuale antimafia di Bologna, competente per questo genere di reati.

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