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Cronaca Vimodrone / Via dei Mille

'Professionisti' assaltano la banca e sequestrano 9 persone: 4 arresti

Durante l'assalto, che aveva fruttato circa 500mila euro, i nove dipendenti della banca rimasero nelle mani dei malviventi per 50 minuti

Dopo tredici mesi e mezzo si chiudono le indagini sulla rapina nella banca Intesa San Paolo di via dei Mille a Vimodrone (Mi). Giovedì 22 ottobre gli agenti della Squadra mobile di Milano hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare nei confronti di quattro uomini, tutti pregiudicati che quel 13 agosto 2014 fecero il colpo. Sono Christian F. di 40 anni, Nicola P. di 26, Mario R. di 53 e Gianfranco S. di 57, tutti residenti tra Pavia e Milano Barona. 

Durante l'assalto, che aveva fruttato circa 500mila euro, i nove dipendenti della banca rimasero nelle mani dei malviventi per 50 minuti. Tempo che servì alla banda di 'professionisti' per svuotare una ventina di cassette di sicurezza.

Il giorno stesso della rapina venne arrestato il 57enne. Fermato da una volante del Commissariato Lambrate in via Rizzoli, stava scappando dopo il colpo. Oltre ad una parte del bottino, in auto, un'Alfa Giulietta rubata, venne ritrovato un borsone con due kalashnikov, alcune pistole, munizioni e anche una parrucca (fortunatamente le armi non erano state necessarie durante l'assalto).

Quell'arresto fu la chiave di volta dell'intera indagine. Poco distante da via Rizzoli venne ritrovata una Lancia Lybra abbandonata, nell'abitacolo c'era una mascherina sulla quale c'era del dna (che poi risulterà essere di uno dei complici). Ricostruendo i contatti e i movimenti del 57enne e analizzando le immagini della rapina (VIDEO DELLA RAPINA), gli investigatori sono riusciti a risalire all'intera banda.

Il secondo a cadere nella rete fu Christian F. Durante le indagini si scoprì che si trattava di un latitante che doveva scontare 10 anni di detenzione dopo una fuga da un periodo di messa alla prova a Modena. Venne arrestato in via Inganni a settembre 2014. 

Le indagini della Mobile hanno permesso di ricostruire l'intera vicenda e di arrivare agli altri due banditi. Arrestati tra la Barona e Corsico. L'ordine di custodia cautelare in carcere è stato emesso dal tribunale di Monza, ad occuparsi del caso il giudice Rosaria Pastore e il sostituto procuratore Vincenzo Nicolini. I quattro componenti della banda sono stati riconosciuti anche da alcune delle loro vittime.

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