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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Volevano rapinare un portavalori in Puglia: banda sgominata

Le indagini a partire da una rapina simile a Bollate

Stavano pianificando, nei minimi dettagli, una rapina ad un portavalori di gioielli. Il colpo avrebbe dovuto essere effettuato mercoledì 18 gennaio sull'autostrada A14 Adriatica nei pressi dell'area di servizio di Canne della Battaglia, nel territorio comunale di Andria (provincia di Barletta-Andria-Trani). Ma gli agenti della squadra mobile di Milano, in collaborazione con quelli di Foggia e Bari, li hanno fermati in tempo, nella notte di lunedì 16, dopo una attività investigativa molto intensa che, in poco più di un mese, ha comportato l'intercettazione di oltre cento linee cellulari e pedinamenti per circa diecimila chilometri.

La banda, spregiudicata e organizzata, era capitanata da Giancarlo D'Abramo, classe 1977, che tra la fine degli anni '90 e l'inizio del decennio successivo è rimasto coinvolto in indagini su numerose rapine in banca nel Nord d'Italia, anche a Milano. D'Abramo non ha però precedenti più recenti, anche se gli investigatori sono convinti che una rapina ad un portavalori in autostrada non si possa improvvisare.

E d'altra parte queste indagini sono partite da un episodio specifico: la rapina messa in atto da sei persone a Bollate, all'ingresso della bretella Rho-Monza, a metà ottobre 2016. In quella occasione i malviventi portarono via gioielli per oltre un milione di euro. Indagando, gli investigatori sono arrivati alla banda sgominata il 16 gennaio.

Sette le persone poste in stato di fermo, di cui tre "capi". Oltre a D'Abramo, che è di Cerignola (Foggia), anche Francesco Mavellia, classe 1975, di San Ferdinando di Puglia (Barletta-Andria-Trani), con precedenti per spaccio di droga e tentato omicidio, e Catello Lista, classe 1976, di Manfredonia (Foggia). Secondo le risultanze, D'Abramo teneva le fila di tutta la banda, mentre Mavellia e Lista comandavano altre persone a loro volta. Tra questi ultimi nessun contatto: tutto passava per il vertice. 

Gli incontri, quasi quotidiani, avvenivano nell'agenzia di pratiche auto di fatto gestita da Lista a Manfredonia, un locale video sorvegliato 24 ore su 24 e di difficile accesso.

LA RAPINA E IL VIDEO

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