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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Sempione / Viale Elvezia

I rapinatori in trasferta per San Valentino e l'assalto allo scout dei campioni di calcio

Tre trasfertisti arrestati dalla polizia a Milano. In cinque giorni hanno tentato due rapine, entrambe fallite. Con loro erano partite anche le compagne per festeggiare San Valentino sotto la Madonnina

Questa volta avevano portato con loro anche le fidanzate. Tutti insieme in trasferta - un po' per "lavoro", un po' per amore - per festeggiare San Valentino e per fare quello che fanno da una vita: rubare orologi di lusso. Quello che giovedì scorso, quando erano partiti tutti insieme da Napoli per venire sotto la Madonnina, non potevano sapere era che alla fine la festa degli innamorati l'avrebbero trascorsa con i poliziotti. In manette. 

Tre uomini, tutti italiani residenti nel capoluogo partenopeo, sono stati arrestati martedì sera dalla polizia a Milano con l'accusa di tentata rapina aggravata dopo aver cercato di scippare un Rolex Yatch Master 2, dal valore di 40mila euro, a un 34enne italiano che lavora come capo scout per un'agenzia di procuratori - guidata da suo fratello -, che segue alcuni tra i più importanti calciatori italiani. Dietro le sbarre sono finiti Antonio Forte, 27enne che può "vantare" precedenti anche per tentato omicidio, Antonio Pipolo, 24enne - anche lui con vecchi guai con la giustizia alle spalle - e Vittorio Sorriente, 20 anni eppure già uno specialista del "settore".

La tentata rapina al dentista dei vip

A incastrarli sono stati gli investigatori della V sezione della squadra mobile, guidati da Marco Calì e Francesco Federico. Il loro lavoro era iniziato venerdì scorso, dopo un'altra tentata rapina. Quella sera a finire nel mirino era stato un dentista con studio in Gae Aulenti, un 38enne noto in città come il "dentista dei vip". Tre malviventi, aveva raccontato alla polizia, lo avevano avvicinato in via Farini, lo avevano seguito fino a casa e gli avevano puntato contro una pistola per portargli via un Rolex Daytona in oro da 120mila euro. Fuggiti a mani vuote - perché il centurino del cronografo si era spaccato -, i banditi avevano anche esploso due colpi di pistola, a salve, per terrorizzare la vittima. 

Quello era stato il segno, per gli investigatori, dell'arrivo di una batteria di trasfertisti. Così, mettendo insieme le tessere del puzzle, i poliziotti sono riusciti a risalire a una Ford Puma - poi risultata l'auto a noleggio con cui i tre erano sbarcati sotto la Madonnina - e a tre scooter, un Kymco People, uno Sportcity Aprilia e un Piaggio Beverly. Ma gli agenti, con un lavoro incessante, hanno fatto di più, verificando che i tre motorini venivano lasciati a Rho e che i tre uomini avevano eletto come propria base operativa un hotel a Paderno Dugnano. Certi che i tre, dopo il primo colpo fallito, sarebbero rientrati in azione, gli agenti hanno continuato a monitorare tutti i loro spostamenti. I poliziotti sono così stati dietro a Forte e soci mentre giravano per Milano sui tre scooter cercando prede da colpire e continuando a seguire quasi ossessivamente ogni macchina di grossa cilindrata, affiancandosi al finestrino per verificare se l'automobilista avesse sul polso un orologio di lusso. 

L'assalto allo scout dei campioni del futuro

Martedì sera, dopo numerosi sopralluoghi andati a vuoto, la svolta. I tre - a bordo dello Sportcity e del Beverly - affiancano in piazza Conciliazione l'A8 del 34enne, famoso come talent scout di giovani campioni del futuro. Lo seguono in via Mascheroni, via Ariosto, largo Quinto Alpini, via Pagano, via Machiavelli, via Sangiorgio, via Melzi d'Eril. All'angolo tra via Canonica e viale Elvezia scatta il raid. I banditi colpiscono lo specchietto dell'Audi A8 dell'uomo, che d'istinto tira fuori il braccio. A quel punto uno dei tre afferra il Rolex da 40mila euro e ne nasce una colluttazione: l'orologio cade nella "tasca" dello sportello dell'auto - senza che il 34enne se ne accorga -, mentre i tre risalgono a bordo dei mezzi e scappano. A mani vuote, ma convinti di essere riusciti a fuggire, convergono tutti verso il "covo" di Paderno Dugnano. Lì vengono arrestati dai poliziotti, che ormai li aspettavano. Così come li aspettavano le fidanzate di due di loro, arrivate in aereo da Napoli per festeggiare insieme il San Valentino. 

Non è la prima volta che la strada degli investigatori della Mobile si incrocia con quella di Vittorio Sorriente, il più giovane del gruppo. A ottobre 2022 il 20enne era già stato indagato a piede libero per ricettazione dopo essere stato trovato con un Patek Philippe nascosto in un tutore per il ginocchio. I poliziotti lo avevano fermato in macchina in provincia di Caserta e accanto a lui, al volante, c'era il 27enne Matteo Cammarota, finito invece in manette per una rapina commessa proprio a Milano. Qualche giorno prima, insieme a un complice - verosimilmente lo stesso Sorriento - aveva infatti cercato di strappare un Daytona da 30mila euro a Lorenzo Spaggiari, il 61enne primario dello Ieo di Milano che era stato aggredito in San Babila, sotto casa, ma che era comunque riuscito a difendersi, strappando il casco a uno degli aggressori. 

E quella potrebbe non essere stata l'unica trasferta. Gli specialisti della squadra antirapine stanno lavorando su altri colpi - tutti commessi con lo stesso modus operandi - avvenuti in città negli ultimi tempi. A gennaio era toccato ad Alessandro Del Bono, amministratore delegato della Mediolanum Farmaceutici e marito della showgirl Afef Jnifen. Il raid era avvenuto nel tardo pomeriggio di martedì 10 gennaio. Del Bono, Ad dell'azienda fondata negli anni '70 dalla sua famiglia, si trovava a bordo della sua Ferrari in zona corso Monforte e stava rincasando. Un uomo con il casco intergrale aveva spaccato il finistrino dell'auto, con il calcio di una pistola, e gli aveva strappato un Patek Philippe in oro bianco, modello 5140, del valore di 40mila euro. Lo stesso imprenditore aveva raccontato ai poliziotti di aver notato tre scooter sospetti intorno alla sua auto. Che la firma sia la stessa? 
 

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