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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Solaro

"Non ho i soldi": l'uomo che massacra una donna trans dentro casa sua

L'aggressione e la rapina lo scorso luglio. In manette un 42enne

L'avrebbe massacrata al termine dell'appuntamento. L'avrebbe pestata a sangue e rapinata dopo che lei, la vittima, gli aveva chiesto di andare via. Un uomo di 42 anni, un cittadino italiano residente a Varedo, è stato arrestato nei giorni scorsi dai carabinieri in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere con l'accusa di rapina aggravata per aver aggredito e derubato una donna trans all'interno del suo appartamento, a Solaro. 

Le indagini dei militari erano partite lo scorso 11 luglio, quando la vittima - una 33enne di origini foggiane - aveva raccontato agli investigatori quello che era successo il giorno precedente, quando alla sua abitazione aveva bussato un uomo con cui aveva preso un appuntamento telefonico per una prestazione sessuale. Al suo arrivo, il rapinatore aveva subito detto alla vittima di non avere soldi e quando lei gli aveva detto di uscire di casa, lui le aveva chiesto un bicchiere d'acqua assicurandole che sarebbe andato via. 

Proprio in quell'istante, però, sarebbe esplosa la violenza. L'arrestato, stando alle indagini, avrebbe infatti colpito con un pugno al volto la donna trans, continuando poi a massacrarla mentre era a terra. Quando lei era fuggita fuori casa per salvarsi dalla sua furia, lui avrebbe afferrato un cellulare e 800 euro in contanti per poi scappare. 

Sulle sue tracce si sono però messi i carabinieri, che sono riusciti a identificarlo, ottenendo poi la misura cautelare. Per l'uomo le manette sono scattate lo scorso 15 settembre, ma la notizia è stata resa nota soltanto due settimane dopo per decisione della stessa procura. L'aggressore si trova adesso nel carcere di Monza, mentre la vittima dopo il pestaggio era finita al pronto soccorso del San Gerardo, da dove era stata dimessa con una prognosi di 25 giorni per frattura delle ossa nasali, tumefazione ed ecchimosi all'occhio sinistro e al labbro superiore, più un ematoma alla regione frontale e varie escoriazioni. 

“Sono viva per miracolo. Sono terrorizzata, la notte non dormo più. Non so quando riuscirò a riprendermi", aveva spiegato lei stessa a FoggiaToday il giorno dopo. "Appena entrato, mi ha chiesto se fossi da sola e la domanda mi era sembrata un po' strana", aveva ricostruito. "Mi ha prima chiesto la tariffa, poi ha aggiunto che non aveva denaro con sé. Al mio diniego, mi ha chiesto la cortesia di offrirgli un bicchiere d'acqua assicurandomi che se ne sarebbe andato subito dopo. Mi sono voltata per prendergli dell'acqua e mentre stavo per porgergli il bicchiere mi ha sferrato un pugno sulla tempia, seguito da altri colpi al naso, sulla bocca e sulla testa", era stato il suo terribile racconto. Dopo l'interrogatorio di garanzia, che si è svolto il 19 settembre, per il 42enne è stata confermata la detenzione in carcere. 

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