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Cronaca San Siro / Via Bernardo Zamagna

A San Siro per vedere i trapper: ragazzini aggrediti, poi la rivolta anti polizia

Quattro ragazzi di Verona aggrediti a Milano. E 50 giovani cercano di allontanare la polizia

Le minacce e la rapina a quei ragazzini arrivati fin lì con la speranza di vedere i loro trapper preferiti. Poi la rivolta contro la polizia per allontanare gli agenti del quartiere. Ennesima giornata problematica quella di lunedì a San Siro, zona che da tempo fa i conti con micro criminalità e degrado. 

Stando a quanto appreso, tutto è iniziato verso le 16.30, quando quattro giovani di Verona - due fratelli di 16 e 18 anni, un cugino 18enne e un loro amico 16ennne - si sono "spinti" in via Zamagna per vedere la strada dove sono di casa alcuni dei loro trapper di riferimento. In pochi attimi, però, i quattro sono finiti nel mirino di più di dieci giovanissimi - descritti tutti come minorenni -, che li hanno accerchiati e aggrediti per rapinarli. 

A quel punto, uno dei due fratelli - il 16enne - è riuscito a fuggire ed è entrato in un bar poco distante per chiedere aiuto. Lì, stando a quanto finora ricostruito dalla polizia, un italiano di mezza età si sarebbe offerto di riaccompagnarlo in Zamagna per dare manforte a lui e agli amici. Arrivato in via Gigante, però, il ragazzo sarebbe stato spinto a terra e rapinato di felpa, scarpe e iPhone dall'uomo, che è poi fuggito. In soccorso del giovane è arrivato un secondo uomo, che invece gli ha davvero dato una mano e ha allertato la polizia. 

Alla fine gli agenti hanno rintracciato gli altri tre veronesi in piazzale Lotto: il 18enne, l'altro fratello, era stato rapinato di caricabtterie e AirPods, al 16enne erano stato portati via gli occhiali da sole, mentre il cugino 18enne era riuscito ad allontanrsi indenne. Proprio mentre i poliziotti identifcavano i quattro e raccoglievano la loro versione dei fatti, le vittime hanno riconosciuto poco distante alcuni dei rapinatori, che sono così stati fermati dagli agenti e, effettivamente, trovati in possesso delle cuffie e degli occhiali. 

I baby banditi - 14, 15 e 16 anni, tutti italiani di seconda generazione residenti in zona - sono quindi stati caricati nella volante per essere accompagnati in questura ma in quel momento è arrivato il fratello del 15enne, un ragazzo di 20 anni, che ha subito aizzato la folla contro gli uomini in divisa. Dopo qualche attimo di tensione, con la polizia costretta a fronteggiare più di cinquanta giovanissimi aggressivi, la situazione si è risolta. I tre sono stati indagati con l'accusa di rapina aggravata, mentre il 20enne deve rispondere dell'accusa di resistenza a pubblico ufficiale. 
 

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