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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Due violenze sessuali e un tentato omicidio: "mostro" condannato a 19 anni

Gli episodi lo scorso autunno: un 33enne egiziano ha violentato due donne e tentato di uccidere una terza, colpendola con un cacciavite al cervello. Condanna a 19 anni per lui

Se l'è cavata con 19 anni, un mese e 18 giorni di reclusione, con rito abbreviato e quindi con un terzo della pena scontata, l'egiziano 33enne A. A. M., catturato dalla squadra mobile grazie alle intercettazioni.

L'uomo si era reso responsabile lo scorso autunno di un'aggressione a fine di rapina nei confronti di tre donne. Poi ne ha violentate due, colpendo la terza con un cacciavite la cui punta si è infilata nel cervello per tre centimetri.

La donna, ucraina, si è salvata dopo un intervento chirurgico. Per lei il giudice ha anche disposto 100mila euro di risarcimento danni.

PRIMO EPISODIO - Il primo episodio è avvenuto alle 8.30 dell'11 settembre 2010, quando l'uomo ha aggredito una donna di 43 anni nell'androne di uno stabile in corso Buenos Aires. Per rapinarla di 30 euro, del telefono e di qualche gioiello l'ha presa a pugni spaccandole il naso, poi ha iniziato a palpeggiarla e baciarla finché la vittima è riuscita a fuggire. Visitata, è stata giudicata guaribile in 15 giorni.

SECONDO EPISODIO - La seconda aggressione risale alle 11.15 del 17 ottobre 2010. Vittima una milanese 54enne nell'androne di un palazzo in via Sile 5, in zona Corvetto. L'uomo l'ha afferrata per le spalle e le ha rotto il naso. Minacciandola con un portachiavi dotato di lama, le ha preso 25 euro, due anelli d'oro e il cellulare, poi si è denudato e l'ha palpeggiata finché lei è riuscita a scappare.

TERZO EPISODIO - Alle 7 del 13 novembre 2010, in viale Bacchiglione, sempre vicino a p.le Corvetto, armato di cacciavite ha aggredito un'ucraina di 22 anni. Con un cacciavite le ha rotto la scatola cranica penetrando con la lama per tre centimetri nel cervello. Bottino, 50 euro e un telefono.

INTERCETTAZIONI - "Senza intercettazioni, questo sarebbe un uomo libero". Questo il commento di un investigatore. L'uomo è stato infatti catturato dagli agenti della squadra mobile attraverso i telefoni delle vittime.

CONDANNA - Il pm aveva chiesto 12 anni, la condanna del giudice è stata dunque sensibilmente più alta.

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