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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Comasina / Via Teano

Preso il rapinatore "affamato" di cocaina, 5 rapine in un mese: vino, pizze e soldi il bottino

In manette un uomo di 32 anni, accusato di 5 rapine. È stato fermato la notte del 3 marzo

Quando erano andati a casa sua per fargli capire che ormai il cerchio si stava stringendo, inizialmente aveva fatto finta di nulla. Poi, dopo circa tre ore di silenzio, aveva chiesto l'intervento dell'avvocato, aveva confessato e se l'era cavata con una denuncia perché ormai era passata la flagranza. Proprio in quella confessione davanti ai poliziotti aveva spiegato di averlo fatto per "fame", fame di cibo e, evidentemente, di cocaina

E adesso, proprio per quella "fame", è finito dietro le sbarre. I poliziotti del commissariato Comasina, guidati dal dirigente Antonio D'Urso, hanno arrestato un uomo di 32 anni - un cittadino italiano con precedenti e con problemi conclamati di tossicodipendenza - che è ritenuto responsabile di cinque rapine messe a segno nel giro di un mese per racimolare qualcosa da mangiare, da bere e qualche banconota per la droga.  

Dal vino alle pizze

Il primo "colpo" lo aveva messo a segno il 1 febbraio in un bar di via Ippocrate: era entrato, aveva bevuto un bicchiere di vino e poi, al momento di pagare, aveva mostrato il calcio di una pistola alla cassiera e si era fatto dare 40 euro in contanti. 

Poche ore dopo, durante la notte, la seconda rapina. A farne le spese quella volta era stato un tassista, che lo aveva "caricato" in via Comasina: il 32enne gli aveva puntato un'arma al fianco, si era fatto consegnare 200 euro ed era scappato. Il conducente non lo aveva denunciato, ma pochi giorni dopo lo aveva riconosciuto all'interno di un locale della zona e aveva allertato la polizia, che così aveva identificato il presunto rapinatore. 

Il 2 febbraio era tornato a colpire: dal telefono di un anziano vicino di casa aveva ordinato due pizze in un ristorante di Comasina e aveva chiesto al titolare di dare il resto di 50 euro al fattorino. Quando l'uomo con le pizze era arrivato, il malvivente gli aveva mostrato sempre la stessa arma, aveva preso i 35 euro, le due pizze ed era scappato. 

La pistola accendino e il manganello

Gli investigatori in poche ore erano riusciti a risalire al cellulare usato per l'ordinazione e avevano verificato che il titolare del numero viveva a pochi passi dal 32enne, che era comunque già noto nel quartiere. Poche ore dopo i poliziotti avevano effettuato una perquisizione a casa sua - dove avevano trovato la pistola, in realtà "un'arma" accendino - e lui qualche ora dopo aveva confessato. 

Ma neanche quella volta si era fermato. Il 27 febbraio, infatti, era tornato in azione: aveva seguito una donna filippina fin dentro l'androne di un condominio di via Esculapio, l'aveva minacciata con un manganello telescopico e si era fatto consegnare  il cellulare. 

La notte tra lunedì e martedì la sua carriera è finita: poco prima di mezzanotte, armato di un coltello, ha rapinato un altro tassista, che però ha dato immediatamente l'allarme. Gli agenti della Volante, una volta sentita la nota radio e ascoltata la descrizione del "ricercato", hanno immediatamente capito che si trattava del 32enne e così sono andati, di nuovo, a casa sua. 

Lì hanno trovato i soldi e proprio il coltello appena usato. Così, il rapinatore "affamato" è stato arrestato in flagranza. Preso sarà raggiunto dall'ordinanza di custodia cautelare - già richiesta dal commissariato - per le altre quattro rapine. 

Foto - La "pistola accendino" e il coltello

pistola accendino polizia-2

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