Un foglietto e la pistola a tamburo, arrestato l'operaio rapinatore: "Mi servivano i soldi"
L'uomo, un operaio senza nessun precedente, è stato arrestato e messo ai domiciliari
Il blitz nei locali con passo deciso. La pistola puntata contro le vittime. E la posa da rapinatore, con tanto di invito a fare silenzio con la pistola portata al naso. Il tutto perché, ha spiegato lui stesso una volta che la sua "carriera" è finita, aveva bisogno di soldi.
I carabinieri di Vaprio D'Adda, guidati dal capitano Daniele Verde, hanno eseguito domenica un'ordinanza di custodia cautelare nei confronti di un uomo di quarantasette anni - un operaio italiano senza nessun precedente - ritenuto responsabile di due rapine in farmacia commesse il 27 marzo scorso a Trezzano Rosa e il 5 aprile a Masate.
Video | L'operaio rapinatore in azione
Il 47enne, un assoluto insospettabile, aveva agito con un modus operandi praticamente identico: era entrato nei negozi con uno scaldacollo a coprire parte del volto, aveva gettato sul bancone un foglietto con la scritta "dammi tutti i soldi" e aveva poi minacciato le vittime con una pistola a tamburo nascosta nel marsupio. Il primo colpo gli aveva fruttato 640 euro, mentre il bottino del secondo - quando aveva ordinato alla farmacista di stare zitta con l'arma in pugno - era stato di 800 euro.
I militari, anche grazie alle immagini delle due rapine e ai video registrati dalle telecamere comunali, sono riusciti a risalire a lui e domenica lo hanno raggiunto a Trezzo sull'Adda, a casa sua, dove il rapinatore si trova ora ai domiciliari. Nel box i militari hanno trovato l'arma e cinquanta munizioni calibro 38. Ascoltato dagli investigatori, l'operaio ha spiegato di aver messo a segno le rapine perché sta attraversando un momento di difficoltà economiche.
Foto - La pistola usata dal rapinatore