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Cronaca Bruzzano / Via Vincenzo da Seregno

Zio e nipote 14enne rapinano uomo con forbici e spranga: inseguiti per oltre 50 km, arrestati

In manette sono finiti due ragazzi di etnia sinti. Potrebbero essere gli autori di altre rapine

La coppia di ragazzini che nei giorni scorsi aveva 'seminato' rapine su rapine nella zona tra Cologno Monzese e Vimodrone potrebbe essere finita in manette. Almeno è questa la speranza dei carabinieri della Compagnia di Sesto San Giovanni che indaga su diversi episodi avvenuti negli ultimi giorni nel loro territorio. I responsabili potrebbero essere due giovani sinti di nazionalità serba. La coppia, rispettivamente zio 21enne e nipote 14enne, è stata arrestata al termine di un lungo e spericolato inseguimento tra la periferia Nord di Milano e alcuni comuni dell'hinterland, durante la notte tra lunedì e martedì. Un'operazione congiunta tra la polizia di Stato e i militari dell'Arma.

Il video dell'inseguimento

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L'epilogo delle scorazzate violente dei due comincia alle 18.30 di Capodanno, a Segrate. Verso quell'ora, armati con una spranga di ferro - verosimilmente un piede di porco poi ritrovato nel bagagliaio - e con un paio di forbici, i due posteggiano una Peugeot 107 gialla accanto ad una Mini Cooper nella quale sta per salire un giovane italiano di 24 anni. Lo minacciano e gli strappano le chiavi di mano. Poi scappano a bordo delle due auto. L'immediata denuncia del 24enne in caserma, mette in guardia tutte le pattuglie e le volanti dell'area.

Qualche ora più tardi in via Vincenzo Da Seregno, zona Comasina, una volante della polizia intercetta la Mini. A bordo ci sono due persone: all'alt degli agenti, il conducente pigia a fondo sull'acceleratore e va. Comincia così il lungo inseguimento durato una cinquantina di chilometri, per circa mezz'ora. Tra Milano e Bresso, ai poliziotti, si aggiunge una pattuglia dei carabinieri di Sesto di passaggio. I fuggitivi imboccano la Milano - Meda, poi Garbagnate Milanese, Origio e Lainate. Tallonato dalle forze dell'ordine, il rapinatore alla guida della Mini ferma l'auto e scappa a piedi. Il passeggero, il 14enne, non ha il tempo di uscire dall'abitacolo che si ritrova addosso un militare. Il suo compagno di fuga viene bloccato poco dopo da agenti e carabinieri.

Entrambi hanno precedenti per furto. Quello del 14enne, che in passato risiedeva con la famiglia al campo nomadi di via Idro, risale al 2016. Da alcune settimane, in corrispondenza con l'inizio delle denunce, la madre aveva comunicato il suo allontanamento volontario. Lo zio 21enne, invece, doveva trovarsi agli arresti domiciliari. Nella sua abitazione la polizia ha rinvenuto un fucile da caccia. L'arma sarebbe stata rubata dalla coppia il 20 dicembre: avevano distratto un anziano cacciatore di Cologno e gli avevano sfilato il fucile dall'auto.

Dopo l'arresto, i carabinieri sono riusciti a ritrovare la Peugeot gialla parcheggiata nei pressi di via Adriano. Il più giovane dei fermati aveva le chiavi ancora in tasca. L'utilitaria era stata rubata qualche settimana prima dai due durante una rapina. Le indagini proseguono per capire se zio e nipote possano essere gli autori di altri episodi violenti che potrebbero combaciare col modus operandi dei due.

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