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Cronaca

Dal clamore del Grande Fratello al processo al tribunale di Milano: guai per l'ex concorrente

L'ex concorrente è finito in Tribunale con l'accusa di aver alterato un contratto con Expo

Nel 2004 la sua partecipazione alla quarta edizione del Grande Fratello non ebbe grande fortuna e il riminese, Renato Celli, 42 anni, una volta uscito dalla casa più spiata d'Italia si trasformò in imprenditore.

Secondo RiminiToday, l'ex concorrente è finito in Tribunale con l'accusa di aver alterato il contratto con Expo 2015 dove partecipava, con un chiosco di piade, come rappresentante della ristorazione sammarinese. Sul piatto ci sono 20mila euro che la manifestazione dedicata al cibo chiede al 42enne per aver aperto, in ritardo di due giorni, lo spazio.

Secondo le ricostruzioni, Renato Celli aveva un contratto con una ditta riminese per l'acquisto della cucina e il relativo montaggio a Milano ma, a causa di alcuni problemi, i tempi si erano dilatati con l'imprenditore che, a sua volta, aveva dovuto reperire operai sul posto per l'allestimento. 

L'imprenditore, a sua volta, aveva denunciato l'azienda di Rimini imputando a loro i ritardi e la conseguente penale da 20mila euro ma è a questo punto che i responsabili della ditta si erano accorti che, in quel contratto, qualcosa non quadrava. Secondo gli inquirenti si tratta di truffa, perché quel contratto, dicono, sarebbe stato modificato e la dicitura "penale per apertura oltre il 15 maggio" è stata aggiunta. Una ricostruzione che Celli smentisce categoricamente e che, adesso, dovrà passare al vaglio dei giudici.

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