Un imprenditore ha subìto una tentata estorsione per 100 mila euro, ad opera del custode della sua villa, ma si è rivolto ai carabinieri che hanno arrestato il colpevole. E' sucesso nella zona di Vigevano. La vittima è un 80enne imprenditore del settore calzatura e pelli sintetiche, abbastanza noto nell'area della Lomellina. A metà marzo, nella sua villa, c'era stato un tentativo di appiccare un incendio nel garage. E nei giorni successivi altri tentativi di accesso, apparentemente tutti sventati dal custode, che lavora lì da circa cinque anni.

Il proprietario ha quindi deciso di andare per una ventina di giorni in una sua casa al mare per riprendersi dallo shock emotivo di questi continui tentativi d'intrusione e danneggiamento della sua proprietà. Poi, il 21 aprile 2015, è rientrato in Lomellina e ha trovato una busta anonima con la richiesta di versare 100 mila euro entro la mezzanotte del 25 aprile, per non incorrere in altre ritorsioni.

L'uomo si è quindi rivolto ai carabinieri che hanno immediatamente installato varie microcamere nel luogo dell'appuntamento per la consegna del denaro, per poi circondarlo - il 25 aprile - temendo di trovarsi di fronte un'agguerrita organizzazione criminale.

Si è però presentato un uomo da solo, il 70enne S.V., originario di Palmi (Reggio Calabria): si trattava del custode della villa. S.V. ha preso il sacchetto con le banconote, precedentemente "depositato", e se n'è andato. I militari l'hanno seguito fino a casa e hanno fatto irruzione. Il custode aveva già contato il denaro e si era addormentato nel letto. 

Arrestato per estorsione aggravata dall'età della vittima, è stato portato nel carcere di Pavia. I militari proseguono le indagini per capire se avesse complici.