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Cronaca

Omicidio ragazzo cileno: chiesti 14 anni per il vigile Amigoni

Il pubblico ministero di Milano, Roberto Pellicano, nel corso della sua requisitoria ha chiesto 14 anni di carcere per Alessandro Amigoni, l'agente di polizia locale che lo scorso 13 febbraio a Milano sparò durante un inseguimento. La difesa: "In nessun modo c'era l'intenzione di uccidere"

Il pubblico ministero di Milano, Roberto Pellicano, nel corso della sua requisitoria ha chiesto 14 anni di carcere per Alessandro Amigoni, l'agente di polizia locale che lo scorso 13 febbraio a Milano sparò durante un inseguimento e uccise un cileno di 28 anni, Marcelo Valentino Gomez Cortes.

Da una pena base di 21 anni, sottratto lo sconto del rito abbreviato, si è arrivati alla richiesta di 14 anni. L'agente di polizia locale è accusato di omicidio volontario.

La perizia disposta dalla procura aveva stabilito che il vigile avrebbe esploso il colpo da una distanza che va da un minimo di 50 centimetri ad un massimo di 2 metri e 80 centimetri circa.

Il proiettile, secondo le analisi dei consulenti dei pm, aveva raggiunto il 28enne cileno alla schiena. 

Vigile spara a sudamericano a Crescenzago (immagini Tm News)

L'avvocato della difesa ha affermato come l'accusato "non avesse in alcun modo volontà di uccidere"

L'udienza, infine, è stata aggiornata al prossimo 15 ottobre. Un'altra udienza è già fissata per il 18 ottobre, giorno in cui oltre a eventuali repliche è prevista la sentenza.

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