rotate-mobile
Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Uccise la compagna a bottigliate per un debito: "era premeditato", ci sarà appello

Marcarelli avrebbe cercato su google ""Come si uccide una donna con un colpo solo"

Sarà riesaminato in secondo grado il caso di Luca Raimondo Marcarelli, il 32enne che a gennaio 2017 uccise a bottigliate la sua compagna: Tiziana Pavani, 55 anni. Nel processo di primo grado il tribunale di Milano lo aveva condannato a vent'anni di carcere in rito abbreviato; una sentenza senza l'aggravante della premeditazione.

Nella giornata di giovedì 31 novembre la procura generale di Milano ha ribaltato l'esito della vicenda accettando l'istanza della parte civile a presentare appello. Poco prima della morte della Pavani l'uomo, secondo una relazione della polizia postale, avrebbe cercato su Google "Come si uccide una donna con un colpo solo" e "Come faccio a far sparire le prove?".

Milano, donna trovata morta in casa con ferite alla testa - Foto B&V

L'omicidio

Tutto è avvenuto nella notte tra l'11 e il 12 gennaio. I due si conoscevano da cinque anni, avevano una relazione saltuaria e avevano trascorso la serata a casa della donna: un appartamento in via Bagarotti a Milano (zona Baggio). Proprio durante la serata l'uomo aveva assunto cocaina e aveva avuto avuto un diverbio riguardo ai 2.450 euro che aveva prestato alla 54enne. Soldi che Marcarelli temeva non gli fossero restituiti. Nel cuore della notte, mentre Tiziana dormiva in camera da letto, aveva preso una bottiglia dalla cucina e avava colpito la donna in testa tre volte, soffocandola infine con un cuscino. 

Poi aveva aperto i rubinetti del gas nella speranza che uno scoppio "cancellasse" eventuali prove e si era allontanato dall'abitazione con i due telefoni cellulari di Tiziana e con la tessera bancomat della donna, con cui aveva prelevato 500 euro in uno sportello nelle vicinanze, ripreso dalle telecamere di sorveglianza. Infine aveva gettato i cellulari e la tessera del bancomat. Nella giornata successiva, sempre stando alla confessione, aveva speso tutti i soldi ritirati allo sportello acquistando Gratta e Vinci, ricaricando il suo cellulare e poi in birre e slot machines.

Il corpo era stato scoperto da un vicino di casa, intorno alle sei e mezza di giovedì pomeriggio: il vicino aveva sentito un fortissimo odore di gas proveniente dall'appartamento ed era entrato (la porta non era chiusa a chiave) scoprendo Tiziana con la testa fracassata, sdraiata sul letto.

Le indagini si erano immediatamente concentrate sulla cerchia più stretta di conoscenti di Tiziana Pavani: gli agenti avevano anche perquisito l'abitazione del 32enne nella stessa serata di giovedì senza però, lì per lì, trovare alcun riscontro. La confessione era arrivata sabato 14 gennaio. 

La testimonianza di un conoscente della vittima

omicidio_pavani

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Uccise la compagna a bottigliate per un debito: "era premeditato", ci sarà appello

MilanoToday è in caricamento