Rottami di auto, rifiuti vari, batterie, telai di biciclette e un pozzo, 5 centimetri al di sotto del livello stradale, nel quale venivano "smaltiti" oli, gasolio e altri liquidi tossici. Lo scarico è in un campo da semina del quale non si conosce ancora l'identità del proprietario.

Stiamo parlando di un'area in via Selvanesco di proprietà dell'imprenditore Flora R. che il 2 ottobre era stata sequestrata dalla polizia locale. Adesso il proprietario è accusato di inquinamento ambientale e ricettazione.

La zona è da anni nel mirino degli inquirenti a causa delle numerose discariche abusive e campi rom.

L'indagato è stato incastrato dal motore della sua auto, una Ford Focus, che apparteneva ad una Station Wagon rubata il 15 settembre. La polizia mentre sta cercando il meccanico marocchino che collaborava con l'uomo, sta cercando anche di rintracciare i nomi dei responsabili del degrado della zona tra le varie società che sono collegate all'indagato e alla sua "ditta di smaltimento".

Uno dei passaggi fondamentali sarà anche quello di chiarire se ci sono altri condotti di scarico che riversano materiale inquinante nelle falde acquifere o nelle terre sottostanti a campi seminati, riporta il Corriere.

«Una situazione complessa - aveva affermato Marco Granelli, assessore alla sicurezza - che si trascina da più di 14 anni». Infatti nella zona si è sempre smaltito di tutto dalla plastica ai materassi, dalle lastre di amianto alle carcasse delle auto, spesso rubate.