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Cronaca Segrate

Segrate, rifiuti speciali: sequestrata un'area di 30mila mq

Iscritto nel registro degli indagati Vincenzo Bianchi, presidente del cda della Lucchini Artoni. La società avrebbe smaltito illegalmente rifiuti speciali in un'area destinata tra l'altro a un centro commerciale

A Segrate è stata scoperta e sequestrata un'ampia area usata per lo smaltimento illecito di rifiuti. L'area, denominata "ex dogana", è estesa per circa 30mila mq e sarebbe stata utilizzata da una società di demolizioni, scavi e movimento terra per depositare materiale speciale, tra cui fresato d'asfalto. L'area sarebbe stata destinata a realizzare un centro commerciale.

La guardia di finanza l'ha scoperto oggi insieme alla polizia provinciale. Sono stati sequestrati anche sette automezzi pesanti che sarebbero stati utilizzati per il carico-scarico di rifiuti.

Gli uffici del comune di Segrate sono stati ispezionati alla ricerca di documenti. Inoltre è stato iscritto nel registro degli indagati Vincenzo Bianchi, in qualità di presidente del consiglio d'amministrazione della Lucchini Artoni srl. Sono tre le ipotesi di reato. Secondo i pm, tra il 28 dicembre 2011 e il 28 gennaio 2012 Vincenzo Bianchi avrebbe fatto gestire illecitamente rifiuti speciali, anche pericolosi, provenienti dal cumulo di fresato depositato sull'area di via Tiepolo 16.

Secondariamente, fino al 26 ottobre 2011 l'area di via Tiepolo sarebbe stata adibita a discarica di rifiuti speciali, interrati senza autorizzazione nonostante la contaminazione da olii minerali. Infine Bianchi non avrebbe rispettato un'ordinanza del sindaco datata settembre 2011, che imponeva di provvedere lalla rimozione di tutti i rifiuti in via Tiepolo.

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