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Cronaca

Mary Poppins, la beffa dei rimborsi dopo l'annullamento dello spettacolo: esposto contro TicketOne

Il circuito di ticketing però si difende: "Non riusciamo a entrare in contatto nemmeno noi con i consumatori"

Sono ancora in alto mare i rimborsi per il musical "Mary Poppins", che avrebbe dovuto essere rappresentato al Teatro Nazionale dal 30 gennaio al 15 marzo 2020, "saltato" a pochi giorni dalla Prima per problemi tecnico-finanziari del produttore, la Wec di Giorgio Barbolini, un colosso del settore dello spettacolo. Circa 20 mila persone avevano acquistato il biglietto per il musical al Nazionale, la maggior parte attraverso il circuito TicketOne.

Ed è proprio a costoro che risulta ora difficile, anzi praticamente impossibile, farsi rimborsare, mentre chi aveva acquistato il tagliando presso la biglietteria del teatro sarebbe già stato rimborsato. L'Unione Consumatori e Federconsumatori hanno presentato un esposto all'Antitrust contro il circuito di vendita di ticket online. Agli acquirenti erano arrivate email con cui TicketOne comunicava, in pratica, che ci si sarebbe dovuto rivolgere direttamente a Wec, che però, secondo i vari reclami reperibili anche online, risulta pressoché irraggiungibile.

Il punto è che TicketOne funziona come mero tramite e trasferisce a cadenza settimanale l'incasso all'organizzatore. Quindi, materialmente, il denaro non sarebbe già più nella "cassa" di TicketOne. I cui vertici, infatti, non soltanto replicano di avere avuto notizia dell'esposto dai giornali, ma aggiungono che nemmeno loro riescono a entrare in contatto con i legali rappresentanti di Wec. Gli acquirenti dei biglietti, quindi, devono attendere ancora. In "ballo" ci sarebbe almeno un milione di euro, ma probabilmente anche ben di più.

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