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Cronaca San Donato Milanese

Condannato per violenza in casa, non gli rinnovano il permesso di soggiorno: fa ricorso al Tar e vince

Determinante per il Tar la "riabilitazione" firmata da una assistente sociale: l'uomo ora sarebbe diverso e integrato

Il permesso di soggiorno non gli era stato rinnovato (per ben due volte) a causa di una condanna per violenza domestica: aveva picchiato la moglie nel 2014 ed era stato condannato per questo. Ma l'uomo ha impugnato la decisione della questura di Milano al Tar e ha vinto: i giudici amministrativi hanno, tra l'altro, condannato il ministero dell'Interno a pagare le spese processuali.

Per la decisione favorevole all'extracomunitario è stata determinante una relazione scritta da un'assistente sociale del Comune di San Donato Milanese (dove vive l'uomo), che sostanzialmente lo "riabilita" rispetto alla condanna. L'assistente sociale ha scritto la relazione nel 2017, affermando che l'uomo era affidabile e pienamente integrato sia dal punto di vista sociale sia lavorativo: l'uomo ha un lavoro come assistente a disabili e anziani e insegna danze africane insieme ad una associazione musicale.

Il Tar ha dato credito alla relazione dell'operatrice e ha utilizzato anche altri fatti, come l'ormai avvenuta separazione dalla moglie. Insomma, un cittadino come tanti che merita di restare in Italia, che merita il rinnovo del permesso di soggiorno. Che la questura, dicevamo, non aveva accordato sia nel 2017 sia nel 2019: ma, secondo il Tar, nel primo caso senza aspettare la relazione dell'assistente sociale, e nel secondo caso non tenendone conto.

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