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Cronaca Duomo / Via Festa del Perdono

Statale: gli attivisti dell'Ex Cuem prendono parola dopo gli arresti

I ragazzi dell'ex libreria Cuem, dopo i 7 arresti avvenuti mercoledì mattina, hanno diffuso un comunicato

Non c'è clima di tensione all'università degli Studi di Milano. I ragazzi dell'ex libreria Cuem, dopo l'arresto di sette attivisti per gli scontri del 6 maggio scorso, si sono trovati nello spazio occupato per una riunione a cui non è seguita nessuna azione di contestazione: nell'ateneo milanese è stato solo distribuito qualche volantino.

La risposta dei ragazzi agli arresti di stamane non è tardata. I membri della Ex Libreria Cuem hanno preso carta e penna e hanno redatto un comunicato, subito diffuso sui social network. "La battaglia della Cuem non è una battaglia isolata — scrivono —. Gli attacchi polizieschi e dell’amministrazione universitaria rivolti contro la libreria seguono le stesse modalità che vediamo tutti i giorni in Val Susa, le stesse che hanno portato alle rivolte per Gezi Park a Istanbul e in tutta la Turchia o alla cacciata della polizia a Bologna durante un’assemblea in piazza; le stesse modalità — continuano — con cui ogni giorno vengono sfrattate le famiglie che non riescono a pagare l’affitto, le stesse con cui la polizia decide di sgomberare chi si organizza e vive in collettività in spazi che sarebbero altrimenti vuoti".

"I fermi, gli arresti e le misure cautelari — proseguono — non rappresentano altro che il becero tentativo di fermare un’unica grande lotta che si diffonde e contagia tutti i luoghi in cui l’autorganizzazione a partire dai propri bisogni diviene una bandiera e un’irrinunciabile strumento di lotta".

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