Maxi rissa tra rom con il morto: tre in carcere e tre ai domiciliari
Lo ha deciso il gip dopo gli interrogatori di sabato. A portare i bastoni il clan dell'uomo che ha avuto la peggio
Sono stati i Braidic, familiari del morto, a portare i bastoni letali al San Raffaele durante la maxi rissa scoppiata nel parcheggio dell'ospedale tra i due clan rivali del campo rom di via Idro, i Braidic appunto e i Deragna. E' quanto scrive il gip Alessandro Santangelo dopo gli interrogatori di garanzia per i sei arrestati, che si sono tenuti sabato.
Tre degli arrestati dovranno restare cautelativamente in carcere: il 18enne Kevin Deragna (che risponde di omicidio: si suppone sia stato lui a sferrare il colpo fatale al 49enne Luca Braidic), Nico Braidic (29 anni) e Mirko Braidic (28 anni), questi ultimi accusati di rissa. Ai domiciliari, sempre per rissa, Marco Deragna, 47enne, e i figli Sean (22) e Valentino (27).
Assolutamente casuale l'incontro all'ospedale tra i due clan: Luca Braidic, alla vista del consuocero Marco con i tre figli Kevin, Sean e Valentino, ha chiamato i rinforzi ed è arrivato il resto del clan Braidic con i bastoni. I Deragna erano disarmati ma in gruppo perché ormai per loro il San Raffaele era "territorio nemico", troppo vicino dal campo di via Idro dal quale i Deragna erano stati allontanati per essere spostati in via Chiesa Rossa. Questa la ricostruzione della squadra mobile.
L'autopsia sul corpo della vittima verrà effettuata martedì 12. Nel frattempo i due clan temono l'uno la violenza dell'altro e - secondo indiscrezioni - avrebbero chiesto la scorta della polizia locale.