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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Treni a Milano, secondo giorno da incubo. Trenord: "Ci scusiamo"

Quasi due treni su dieci vengono soppressi; ritardi di decine e decine di minuti. In più, in problemi giudiziari dell'ad Biesuz. Da mercoledì la situazione lentamente alla normalità

Secondo giorno di caos per i pendolari che utilizzano le ferrovie in Lombardia. Decine di migliaia di passeggeri sono rimasti bloccati a lungo martedì, in particolare, alla Stazione Nord di Milano, che collega il capoluogo con Como, Varese, Malpensa, per il malfunzionamento del nuovo sistema informatico di gestione dei turni dei 2.800 ferrovieri, diventato operativo domenica.

Giuseppe Biesuz arrestato © Tm News/Infophoto

La situazione è stata definita da Trenord, che gestisce il servizio, "fortemente perturbata". I primi disagi si erano già verificati ieri, ma oggi la situazione è lentamente peggiorata, fino ad arrivare a momenti di criticità soprattutto nell'orario di punta dei pendolari.

Il sistema informatico dovrebbe gestire i turni dei ferrovieri, l'assegnazione dei servizi, la composizione dei treni. Ma il software è andato in tilt: molti treni si sono ritrovati senza il personale necessario e i convogli sono stati composti senza tenere conto di orari e destinazioni.

A complicare una giornata già carica di tensioni, la situazione giudiziaria dell'ad di Trenord, Giuseppe Biesuz, da oggi agli arresti domiciliari per un'ipotesi di bancarotta relativa non a Trenord ma alla società Urban Screen, di cui Biesuz è stato amministratore delegato fino al 2008. Alle 19 di oggi la circolazione del servizio ferroviario regionale risultava ancora critica sulla maggior parte delle linee, registrando ritardi medi di trenta minuti.

Le soppressioni hanno riguardato il 15 per cento delle corse programmate. "Alle ore 20.30 - secondo l'ultimo aggiornamento di Trenord - i turni del personale di domani mattina risultano assegnati. Nella notte dunque i treni potranno essere posizionati per la partenza del servizio dell'alba di mercoledì". Tuttavia non sono stati risolti i problemi relativi al software e pertanto "la società non può escludere il verificarsi di ulteriori ritardi e soppressioni".

Per quanto riguarda la segnalazione di molti pendolari in merito alla mancanza di informazioni, la società ha precisato che "si tratta di una delle conseguenze del problema informatico di questi giorni. In gran parte dei casi, infatti, la verifica della corretta attribuzione del personale (macchinista e capotreno) ad ogni singolo treno, necessaria affinché la corsa possa essere operata, avviene immediatamente a ridosso della partenza. Questo rende di fatto impossibile una tempestiva e adeguata comunicazione di servizio ai passeggeri, ai quali - ha concluso Trenord - rinnoviamo le nostre scuse".

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