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Cronaca Duomo / Via Torino

Bisogni corporali davanti ai negozi: commerciante picchiato, donna rimpatriata

Il 21 febbraio la rom è stato portata in questura. In seguito alle verifiche è stato accertato che la cittadina avesse un precedente per pedofilia e da gennaio avesse un ricevuto un foglio di via

E' stata rimpatriata in Romania la donna rom responsabile - secondo diverse denunce da parte di alcuni commercianti della zona - di aver degradato per mesi e mesi la zona tra via Torino, via Soncino e via Stampa a Milano.

In particolare, Tommaso Murò, commerciante di articoli sportivi che vive e lavora nella zona delle Colonne di San Lorenzo, dopo aver denunciato più volte il degrado provocato dalla incuria della donna era stato aggredito due volte in pochi giorni.

Tutto era iniziato quando l'uomo ha contattato la polizia locale (come scrive lui stesso su Facebook) per chiedere l'intervento di Amsa, affinché gli operatori rimuovessero feci e urina di fronte all'ingresso della sua abitazione.

La prima reazione a fine gennaio. «La suddetta 'signora', probabilmente infastidita, ha tentato senza successo di sottrarmi il portafogli dalla tasca mentre dialogavo con una persona di fronte al portone della mia abitazione», racconta Tommaso, aggiungendo che la denuncia non è stata accolta dalle forze dell'ordine in quanto non era stato effettivamente consumato il reato.

L'intervento dei carabinieri deve avere però ulteriormente "agitato" la donna, visto che domenica 7 febbraio, intorno alle due, Tommaso è stato pedinato da un connazionale romeno della clochard fin dentro il condominio. Una volta all'interno dell'androne, botte, calci e spintoni, il furto del portafogli e il 'saluto' del misterioso aggressore: «Ti ringrazia». 

Questa volta la denuncia viene presa in carico ma, sempre stando al racconto di Tommaso, i carabinieri gli avrebbero riferito che non sarebbe stato possibile allontanare la donna dall'area, in quanto «il comune di Milano consente a queste persone di restare in strada, ovunque possano trovare riparo, per l'emergenza freddo».

Lo stesso aggressore, poi, si è rifatto vivo venerdì 12 febbraio, sempre davanti a casa. Di sera, questa volta. Tommaso ha ricevuto un pugno in faccia ed è caduto. Si è trovato immobilizzato al collo con fascette da imballaggio e poi un altro pugno. Infine un nuovo 'saluto', nello stile di quello del 7 febbraio: «Non era contenta del lavoro che ho fatto domenica, voleva un altro ritocchino», riferisce di aver sentito Tommaso.

Il 21 febbraio la donna è stato portata in questura. In seguito alle verifiche è stato accertato che la cittadina avesse un precedente per pedofilia e da gennaio avesse un ricevuto un foglio di via. Accertato il mancato rispetto di tale rimpatrio, l'Ufficio Immigrazione ha rimpatriato in maniera forzata la senzatetto.

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